Grazie all’operazione denominata “Drug Market” i Carabinieri della Compagnia di Campobasso hanno arrestato undici persone tra Campobasso, San Severo e Caserta. Il reato a carico dei fermati è l’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Ben venti le perquisizioni effettuate tra Puglia, Campania e Molise su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della locale Procura della Repubblica.
L’attività di indagine ha permesso di riscontrare un diffuso fenomeno di consumo di cocaina nel capoluogo molisano supportato da un sodalizio criminale composto principalmente dagli esponenti di due famiglie locali che, avvalendosi di numerosi “affiliati” , di parenti e amici, spacciavano la droga ovunque era richiesta. L’operazione “Drug Market”, avviata lo scorso maggio, ha permesso di acquisire elementi chiari di colpevolezza a carico di venti indagati. Elemento dopo elemento, i Carabinieri sono riusciti a ricostruire i rapporti delle due famiglie principali dell’organizzazione identificandone i singoli componenti ed i compiti che ognuno di essi svolgeva, da coloro che, in qualità di ideatori dell’organizzazione, strutturata in maniera verticistica e saldamente radicata nel territorio, fornivano il denaro necessario all’acquisto della droga, a coloro che si occupavano del taglio e confezionamento dello stupefacente da vendere, a coloro che procacciavano i clienti, fino ad individuare anche i rifornitori i quali, con frequenti viaggi trasportavano la cocaina da San Severo e Caserta e la consegnavano a domicilio direttamente nella base logistica di Campobasso. Di fatto, le due famiglie avevano messo in piedi un vero e proprio mercato della droga che veniva spacciata all’interno dei loro appartamenti dove, ad ogni ora del giorno e della notte, decine e decine di acquirenti si recavano per acquistarla. L’acquisto e la vendita era semplicissima, era sufficiente recarsi presso il palazzo, suonare il campanello, salire le scale ed entrare all’interno dell’appartamento, chiedendo il quantitativo di droga che si desiderava. A quel punto, i vari componenti delle due famiglie, in possesso di dosi già preconfezionate le consegnavano al cliente facendosi pagare, al momento, il corrispettivo in denaro ovvero, nel caso di richieste maggiori di sostanza stupefacente, provvedevano a preparare sul posto, davanti all’acquirente, le dosi di cocaina, pesandola su un bilancino di precisione e avvolgendola in bustine di cellophane. L’attività d’indagine ha anche permesso di sequestrare 100 grammi di cocaina con purezza variabile fino all’81% e 150 grammi di marijuana. Alle undici misure cautelari personali disposte dal GIP per il reato di associazione a delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, devono aggiungersi anche tre arresti in flagranza eseguiti due nel corso delle indagini e uno questa notte, oltre che ad altre nove denunce in stato di libertà tra le quali anche una minorenne e 14 segnalazioni amministrative alla locale Prefettura.
Stefano Venditti