Ogni città un cantiere di pace, tre nuove proposte di attività per il 2019


Il coordinamento nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani ha presentato le linee guida del progetto “n cantiere di pace”. L’impegno delle città per la pace e i diritti umani non può più prescindere dall’economia. L’economia definisce i rapporti tra esseri umani e plasma il nostro pensiero. Il modello dominante sta provocando un aumento impressionante delle disuguaglianze, della disoccupazione e delle distruzioni ambientali a tutti i livelli, dalle nostre città al pianeta. Ci rende sempre meno capaci di finanziare salute, trasporti, cultura, servizi pubblici e protezione sociale.

Le alternative esistono, vanno conosciute, sperimentate, sviluppate a partire dalle città-cantieri di pace, raccogliendo e valorizzando le buone pratiche che esistono in tutto il mondo. Il programma sarà realizzato in collaborazione con il Forum Mondiale dell’Economia Sociale e Solidale, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (Onu),Reves, Rete europea delle città e delle regioni per l’economia sociale e Banca Etica. Partiamo dai più giovani. Investiamo sulle bambine e sui bambini, sulle ragazze e i ragazzi e sulla loro capacità di fare nuove le cose. Facciamo crescere il loro senso di appartenenza alla propria comunità, la conoscenza e l’apprezzamento della propria realtà culturale e ambientale, la memoria e il legame con le generazioni che li hanno preceduti, un rapporto positivo con il resto del mondo. Aiutiamoli a sentirsi meno soli, a “pensarsi” dentro un futuro comune,ad apprezzare e difendere i valori costituzionali e universali che sono alla base dello stare assieme, ad affrontare e cercare di risolvere i problemi comuni, ad imparare la cura della comunità e dell’ambiente. Il programma intende rafforzare la collaborazione tra il Comune e la scuola, rendendola più efficace e strategica,anche mediante la sperimentazione del Service-Learning, una proposta pedagogica molto innovativa e positiva. Il 9 novembre 2019 celebreremo il 30° anniversario della caduta del Muro di Berlino,simbolo della Guerra Fredda, della divisione dell’Europa e del mondo in due blocchi contrapposti. Purtroppo, a trent’anni di distanza, dobbiamo riconoscere che molti altri muri minacciano i nostri diritti, i beni comuni, la nostra voglia di pace, libertà e giustizia. Molti sono stati innalzati negli ultimi anni. Altri sono ancora in costruzione nei nostri paesi, in Europa e nel mondo. Sono muri che ci mettono gli uni contro gli altri, che lacerano la vita di persone, famiglie, comunità, popoli e paesi. E che minacciano di distruggere la nostra stessa Europa. Contro tutti questi muri che ci stanno togliendo la libertà, distruggendo la nostra umanità, la pace e il sogno di una vita e di un mondo migliori, noi vogliamo reagire promuovendo studi, denunce, incontri, dibattiti, programmieducativi e manifestazioni che culmineranno il 9 novembre 2019 con una grande festa della fraternità, della libertà e della pace. Per informazioni www.cittaperlapace.it

Stefano Venditti

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