No alla regionalizzazione della scuola


Migliaia di manifestanti hanno riempito le strade della capitale dietro le parole d’ordine #FuturoalLavoro. Tutto il mondo del lavoro è sceso in piazza per rivendicare la creazione di lavoro di qualità, investimenti pubblici e privati a partire dalle infrastrutture, politiche fiscali giuste ed eque, interventi per la tenuta sociale del Paese, a partire dal welfare, dalla sanità e dall’istruzione.

Alla manifestazione unitaria ha partecipato anche una folta rappresentanza della FLC CGIL Molise, che ha portato in piazza le ragioni della conoscenza: rinnovare il contratto, rendere stabile il lavoro, bloccare il progetto di Autonomia differenziata che mortifica il sud.  “L’istruzione non si differenzia: No alla regionalizzazione della scuola” è stato lo slogan dei lavoratori molisani, che hanno risposto  in questo modo alle stucchevoli affermazioni del Ministro dell’Istruzione. Non “più fondi” ma “impegno, lavoro e sacrificio”: le parole di Bussetti, se da un lato 
evidenziano un’idea del Mezzogiorno sbagliata e caricaturale, dall’altro danno corpo, senso e concretezza a quel progetto di regionalismo differenziato che tante sciagure porterà all’Italia intera, non solo alle regioni meridionali.  A quel progetto di secessione dei ricchi, che aggrava le difficoltà delle scuole del mezzogiorno, rompe l’unità del sistema di istruzione e introduce vere e proprie gabbie salariali, continueremo ad opporci in ogni modo. L’istruzione, al Nord come al Sud ha bisogno di risorse per garantire  il rinnovo del contratto, organici adeguati e investimenti sull’edilizia scolastica . Altro che Sud che “deve impegnarsi forte”: è questo Governo che deve dare manifestazione di maggiore impegno per i nostri settori!! – chiosa la FLC CGIL “.

Stefano Venditti

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