Un luogo dove la memoria la fa da padrone, dove il visitatore può avere uno spaccato reale e tangibile di un passato non troppo remoto dove sono ancorate saldamente le radici familiari di ognuno di noi. Quelle antiche origini contadine del popolo molisano che si rispecchiano in pieno in quelle del popolo italiano. Un luogo, un museo, magico che permette un viaggio a ritroso nel tempo grazie alla passione e all’abnegazione di Mariellla Brindisi e Mario Mancini.
L’ Ecomuseo “La Casa, i Mestieri e la Cultura della Memoria” di Macchia Valfortore è questo e molto di più. Cultura, storia, tradizione sono messi in luce in un allestimento dinamico ed accattivante che permette al turista di scoprire o riscoprire aspetti quotidiani di una vita passata, ma non molto lontana dal nostro presente. Un impegno profondo che di recente è stato riconosciuto anche dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali- Segretariato Regionale per il Molise che ha censito il museo di Macchia Valfortore. L’Ecomuseo fa parte del polo museale di Macchia Valfortore insieme al Museo Civico di Storia Naturale, al Museo Didattico dell’Antico Mulino ad Acqua della Famiglia Di Iorio, alla Stazione di Rilevamento Sismico dell’Italian Experimental Seismic Networke e all’Osservatorio Astronomico “Antonio Nobile”. La struttura ecomuseale nasce, nel 2004, dall’esigenza di conservare, adeguatamente, la collezione di oggetti e segni di vita raccolti nel tempo. In breve l’esigenza di conservare si è trasformata nell’urgenza di incrementare la ricerca nell’ambito della cultura materiale ed immateriale radicata nel territorio. La struttura, attualmente, è composta da quindici stanze. Le prime quattro stanze, limitrofe, sono: la casa, i mestieri, il mondo contadino, la cultura della “Toppa” e sono ubicate in vico Pisa. Si aggiunge a circa cento metri l’antica falegnameria ricca di attrezzi propri e da scalpellini. La struttura ospita, inoltre, l’attigua bottega, di tamburi a cornice di Mario Mancini. La settima stanza è la cantina attigua alla falegnameria ed al laboratorio didattico di tamburi a cornice. Un nuovo edificio, donato alla famiglia Mancini-Brindisi, dai fratelli Giuseppe e Saverio Di Iorio, è stato adibito ad ulteriori stanze museali. Sono state realizzate: un’aula scolastica antica, una stanza per i giochi dell’infanzia, una sartoria con abbigliamento e corredo, una grande cantina Gente di Terra, un centro documentazione, biblioteca – archivio, ed un osservatorio astronomico intitolato all’astronomo molisano Antonio Nobile. L’attività dell’Ecomuseo è incentrata non solo nella ricerca e nell’esposizione dei pezzi materiali, ma anche, nel raccogliere filmati di antichi mestieri, di costume, di cultura orale, di storie di vita e di canti. Ha collaborato con l’Ecomuseo, nel 2006, la nota cantautrice Giovanna Marini con il suo coro del Testaccio di Roma, nella raccolta di canti popolari. E’ stata svolta una ricerca bibliografica acquistando, presso librerie antiquarie, i volumi riguardanti “La Congiura dei Principi del 1701 detta la Congiura di Macchia scritta da Giambattista Vico. Le attività dell’Ecomuseo si sono estese agli studi dei chirotteri locali con registrazioni audio e video notturni ed osservazione del cielo profondo. L’Ecomuseo, inoltre, ospita la stazione di rilevamento sismico della Rete Sismica Sperimentale Italiana www.iesn.it Tra le collezioni si segnalano materiali riguardanti: “Prima guerra mondiale”, “Il pastore transumante”, “Segni preterintenzionali di vita”. L’Ecomuseo è visitabile, gratuitamente, su richiesta a mariella.brindisi@gmail.com o occhito@gmail.com o allo 0874 810352
Stefano Venditti