Campobasso, “Odio la mia città”, quando il rap si fa denuncia


   Il rap prende piede anche a Campobasso. Lo fa attraverso i testi e le musiche di un giovane gruppo cambuasciano che attraverso il proprio credo musicale lancia un messaggio di denuncia-amore verso la propria città d’origine: Campobasso appunto! Da tempo su Youtube è stato postato un video intitolato Odio la mia city che ha riscontrato unanimi commenti, ovviamente positivi, di tutti coloro che hanno ascoltato e visto il video. Gli Incubi di plastica, tra il terminal degli autobus extraurbani e alcuni degli angoli più rappresentativi della città, criticano senza peli sulla lingua tutti gli aspetti negativi della città.

   La routine e le abitudini dei giovani, la mentalità provinciale, la classe politica, la mancanza di programmazione e di prospettive. Una denuncia dura e implacabile solo apparente, però. Dietro musica e video, in realtà, si cela un amore viscerale verso la propria città. E’ proprio questo amore che ha spinto i rapper cambuasciani a cercare, attraverso le proprie sonorità, di risvegliare l’opinione pubblica e di iniziare proprio dai giovani a cambiare in meglio Campobasso non con l’odio o il rancore, ma con la passione incondizionata. La crew è composta da mc Skerna, dj dr. Planner e da mr. James. Per il videoclip ospite speciale Damibong Fatherz. La produzione è della casa BaG, con la regia Antonio D’Aquila, vede, oltre ai protagonisti musicali, Marco Caldoro nei panni del politico di turno. Il video scivola sulle contraddizioni del quotidiano, cavalca la rabbia dei rapper e agevola le contraddizioni di chi, in politichese, alza polvere. In alcuni fotogrammi Caldoro legge La Gazzetta, mentre dal terminal, scorrono le immagini del lavoro di Blu, quello che ha creato il fraintendimento tra Comune e associazione Malatesta. Gli Incubi di Plastica nascono nell’estate del 2010 a Campobasso. Sarà proprio questo habitat di provincia a fornire l’instancabile voglia di fare al gruppo che si forma dall’incontro di Giacomo Gattozzi (Mr. James) pianista, porducer musicale e beatmaker, Alessandro Domenici (Skerna Mc) rapper attivo da anni in città e fuori regione e Andrea Carpenito (Dj dott. Planner) dj, scratcher e fonico. Dopo otto mesi di intensa attività, la crew decide di produrre una raccolta di diciannove tracce. Ne viene fuori un progetto eclettico e variegato: Benvenuti nel mio regno. I testi attingono alle tematiche descrittive e narrative del mondo hip-hop, al contrario la musica si distanzia dalle classiche sonorità del rap: variando nei generi, come nelle armonie. Allo stesso tempo, si da il via a un’idea più ambiziosa. Contemporaneamente alla produzione del disco cominciamo a gestire uno studio di registrazione funzionante ma inutilizzato, risvegliando la passione musicale nei ragazzi e nella scena del posto, offrendo delle opportunità che spesso mancano in centri di periferia, e che in passato sono state negate.

Stefano Venditti

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