“Ogni giorno nel nostro Paese una ragazza o un ragazzo, adolescente, ma anche pre-adolescente, tenta il suicidio.
L’incremento dei casi, negli ultimi due anni è esorbitante e si attesta intorno al75%.
Sempre più connessi, migliaia di follower per i più famosi, tutti in contatto eppure si assiste ad un disagio sociale estremamente grave. Sono 100 mila i giovanissimi che vivono la socialità solo su un display, i cosiddetti hikikomori, isolati nella loro stanza, in fuga dall’interazione col mondo, travolti dall’infamia dei social, della perfezione rivenduta a ogni costo e quasi sempre vacua.
A lanciare l’allarme è il presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp), Antonio D’Avino, in occasione del Congresso nazionale della Fimp in corso fino al 15 ottobre a Riva del Garda.
In questo, buona parte del sostegno deriva dai genitori di questi ragazzi, oltre che in misura inferiore, della scuola.
Una semplice palla per strada, un gioco, un compito di gruppo, tante e varie sono i gesti che una famiglia potrebbe mettere in campo sin da quando i ragazzi sono piccoli.