Le nostre scelte a tavola hanno un valore importante per il nostro benessere psicofisico
Ciò che scegliamo di mangiare è strettamente interconnesso con la nostra età e il nostro umore. Una nuova ricerca, messa in atto da un gruppo di studiosi dell’Università di Binghamton (Stati Uniti), e pubblicata su “Nutritional Neuroscience”, da prova della stretta connessione tra questi elementi. Lo studio ha coinvolto 563 soggetti adulti che sono stati sottoposti ad un questionario riguardo le loro abitudini alimentari e il loro umore. Ѐ risultato evidente che nei soggetti tra i 18 e i 29 anni il mantenimento di un umore positivo è influenzato da alimenti con alte concentrazioni di precursori dei neurotrasmettitori, sostanze in grado di aumentare la velocità di funzionamento del cervello, come serotonina e dopamina. Soprattutto pare evidente una connessione tra il buon umore e il consumo di carne rossa e bianca almeno tre volte alla settimana, in particolare se associato con la pratica sportiva, che stimola l’attività del cervello. Nei soggetti oltre i 30 anni, invece, il mantenimento di un umore positivo è stato principalmente correlato con il consumo di cibi ricchi di antiossidanti, come la frutta. Con l’aumento dell’età, infatti, aumenta la formazione di radicali liberi e dunque il bisogno del nostro organismo di assumere queste sostanze. La ricerca dell’Università di Binghamton conferma ulteriormente l’importanza dell’alimentazione in relazione alla nostra qualità della vita. La scelta di cosa mangiare, per garantire il benessere psicofisico, è opportuno quindi che sia dettata non solo dal palato ma anche dalla consapevolezza riguardo le capacità dei vari alimenti di fare per noi la differenza, cosa di cui in genere non siamo consapevoli.
Glenda Oddi