La pandemia da coronavirus ha costretto chiunque a modificare abitudini e regolamenti, compresi quelli dei festival e dei premi culturali.
Dopo i Golden Globe e gli Oscar, anche i David di Donatello hanno scelto di ammettere alla competizione quelle pellicole che inizialmente erano state concepite per le sale cinematografiche e che in seguito sono stati distribuiti tramite piatteforme streaming o on demand a causa dell’emergenza sanitaria mondiale che, tra le tante cose, ha causato la chiusura dei cinema e penalizzato tutto il settore.
Il portavoce dell’Accademia del Cinema Italiano ha infatti dichiarato che tale scelta si è resa necessaria “per non penalizzare ulteriormente la nostra industria cine-audiovisiva e il tanto lavoro creativo dei talenti che la animano e ne determineranno certamente la ripresa”. Inoltre ha precisato: “Il David, che rappresenta tutti i lavoratori, i mestieri, le categorie e le associazioni del cinema, intende così esprimere vicinanza a tutti coloro che stanno affrontando con ansia, ma anche inesausta energia, modalità distributive restrittive inedite e più che mai complesse”.
Yami
