Dopo aver raccontato la storia di Giulia Tofana e di come abbia creato il veleno Acqua Tofana vediamo; vediamo di scoprire qualcosa di più su questo veleno, su come è nato e qualche altra curiosità.
L’acqua Tofana o acquetta o acqua di Perugia è un veleno che è stato usato nel XVII secolo ampiamente e soprattutto nelle zone di Palermo,
Come dicevamo pare che il veleno sia stato creato da Giulia Tofana, ma essendo quest’ultima la presunta figlia di Teofania d’Adamo nota fattucchiera condannata e giustiziata a Palermo per la produzione e somministrazione di acqua avvelenata, è più probabile che la mistura sia da attribuire a Teofania.
Tuttavia con questa pozione fu Giulia a diventare ricca e famosa e non sua madre visto che vendeva la mistura a donne intrappolate in matrimoni infelici.
Quando Giulia era oramai morta da qualche anno, a Roma fu scoperta una rete di donne coinvolte nella produzione e commercio di questo veleno al dine di eliminare i mariti violenti.
La preparazione dell’acqua tofana risultava essere piuttosto semplice, essendo i due ingredienti principali il piombo e l’antimonio, con l’aggiunta di antimonio come variante.
Questi elementi venivano prima polverizzati e poi fatti bollire in una pentola di terracotta sigillata.
Da questo procedimento si ricava un liquido trasparente, incolore ed insapore che mescolato con poche gocce alle bevande o alimenti tipo vino, brodo o minestra, provocava vomito, febbre e poi morte, sintomi che i medici se contattati potevano scambiare per una qualsiasi altra malattia.