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Viaggio nell'Italia della memoria

Abbazia di Farfa, l’ospitalità diffusa in Sabina

È ospitata nel territorio del comune di Fara in Sabina, in provincia di Rieti, nel cuore dell’antica terra Sabina, avvolta in un’atmosfera di mistico silenzio. È un luogo particolarmente attraente, ricco di pace, di serenità, di semplicità

Abbazia di Farfa: ospitalità diffusa nella Sabina, località situata a pochi passi da Roma. È una località decisamente tranquilla nella quale storia e arte sono le autentiche protagoniste, mediante le diverse testimonianze da ammirare. Non c’è tempo da perdere, cominciamo il nostro viaggio dal famoso monastero della congregazione benedettina cassinese, il quale prende il nome dall’omonimo fiume Farfarus di Ovidio. L’Abbazia è situata all’interno del territorio del comune di Fara in Sabina, nella provincia di Rieti, cuore dell’antica terra Sabina, avvolta in un’atmosfera di mistico silenzio. È un luogo particolarmente attraente, ricco di pace e di serenità, proprio come sono semplici i monaci benedettini che vivono, in un clima di spiritualità, la vita quotidiana completamente dedita al Signore e alla Madonna. C’è quel sufficiente ingrediente in grado di facilitare le persone a vivere un momento di riposo e di serenità quando visitiamo l’Abbazia, specialmente se il nostro desiderio è quello di trascorrere un momento di riflessione e di conoscenza della storia di quel luogo. 

Abbazia di Farfa: storia ed economia

Nel 1928 fu dichiarata monumento nazionale, testimonianza di una storia più che millenaria tra periodi di grande splendore ed epoche di decadenza. Furono re, imperatori e papi a visitare l’Abbazia, senza tralasciare l’arrivò Giovanni Paolo II che accadde il 19 marzo 1993. Durante l’anno non mancano i visitatori che intendono conoscere l’Abbazia, ammirare il patrimonio culturale e artistico, vedere l’ambiente nel quale è ospitata. Non passa in secondo piano il desiderio di trascorrere qualche ora o addirittura giorno di riposo fisico e spirituale, grazie alle efficienti strutture di accoglienza e di ristoro, senza dimenticare il parco e le passeggiate nella proprietà della Fondazione “Filippo Cremonesi”. Non passano in secondo piano le abitazioni del Borgo di Farfa arricchite dalle affascinanti botteghe gestite da abili artigiani. Ed è proprio in queste botteghe che è importante conoscere l’artigianato: è una ricchezza economica dei mestieri realizzati a mano che purtroppo stanno scomparendo in gran parte dell’Italia. Vedere gli oggetti realizzati a mano dagli artigiani è un’occasione per comprendere l’originalità e il valore aggiunto di questo tipico lavoro pensato e realizzato nelle botteghe. L’economia del luogo traina l’artigianato nella convinzione che possa essere valorizzato e tramandato alle nuove generazioni, proprio per evitare di perdere una ricchezza economica di valore inestimabile.        

Il Museo dell’Olio

Quando percorriamo il nostro affascinante tour nei territori della Sabina non dimentichiamo di conoscere il Museo dell’Olio della Sabina. Il museo racconta l’antica civiltà dell’olio e dell’ulivo con l’ausilio delle espressioni del nostro tempo: il connubio tra arte contemporanea e tradizione apre le porte a un mondo immaginifico, composto di luci, poesie, immagini e suoni. La visita non si ferma al museo e continua negli ambienti del borgo medievale di Castelnuovo di Farfa, parte integrante del complesso museale. Il percorso del nostro primo tour nei territori della Sabina si conclude nella stupenda chiesa altomedievale di San Donato.

Come, quando, dove

Associazione Rearte: 3471788288; museo: 076536370. Dove: Viale Regina Margherita – Castelnuovo di Farfa; quando: sabato, domenica e festivi (escluso 1° maggio, 25 dicembre e 1° gennaio). Nei giorni feriali solo su prenotazione per gruppi. Orario: dalle 10,00 alle 18,00. Visita: 10,30 – 11,45 – 13,00 – 15,00 – 16,45. 

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