Il Tragulus versicolor ricompare dopo 30 anni dall’ultimo avvistamento
Ѐ più o meno delle dimensioni di un coniglio, ha il pelo grigio sul dorso e bruno sui fianchi per mimetizzarsi meglio, il muso affilato come un topo ma gli zoccoli e il resto del corpo del tutto simili a quelli di un cerbiatto. Si muove cauto e schivo, confondendosi tra la vegetazione, per cercare cibo e sfuggire ai predatori (lupi, cani, pitoni…). Stiamo parlando del cervotopo (Tragulus versicolor) un animale che fino a quest’anno si credeva fosse più una leggenda che altro. I ricercatori erano infatti convinti fosse estinto da tempo: le prime attestazioni certe risalgono al 1910 e le ultime a circa 25 anni fa. Quest’anno, invece, la natura ha ancora una volta dimostrato la sua eccezionale capacità nel sorprendere, dato che delle fototrappole del Vietnam hanno ripreso l’animale. Il cervotopo è la più piccola creatura al mondo dotata di zoccoli ma, al contrario degli ungulati che siamo abituati a conoscere, non è un erbivoro ma un roditore. Si nutre principalmente di frutti e bacche e pare sia presente solo nelle fitte foreste del Vietnam. Oltre quanto sopra detto, si conosce ancora qualche altro sparuto dettaglio della sua vita, poi più nulla, è un animale ancora pressochè sconosciuto. Per questa ragione le immagini delle fototrappole sono state motivo di particolare entusiasmo tra i ricercatori. La più approfondita conoscenza del cervotopo e delle sue abitudini di vita permetterà infatti di attivare programmi per la sua protezione, al fine di favorire l’aumento del numero degli animali presenti in natura e allontanare da essi il pericolo dell’estinzione.
Glenda Oddi
immagine in copertina : Mouse Deer, Brian Gratwicke, Wikipedia