Il 3 novembre 2019 si concluderà il “tour”, a cura di Piero Angela e Paco Lanciano, dedicato al Foro di Cesare e a quello di Augusto.
Il progetto multimediale per far rivivere la storia dei Fori Romani, così come esistevano ed operavano duemila anni fa, ha già riscosso il suo tributo grazie alle numerosissime presenze di visitatori. Promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e prodotto da Zètema Progetto Cultura, può definirsi un successo annunciato che, da programma, si protrarrà sino al 3 novembre prossimo.
Le ottobrate romane sono l’ideale per le visite culturali nell’immenso patrimonio storico che offre la capitale. Grazie alla sinergia tra Piero Angela, Paco Lanciano, Gaetano Capasso e la Direzione Scientifica della Sovrintendenza Capitolina, “Viaggi nell’antica Roma” si presenta come una “passeggiata spettacolare” per rivivere la storia del Foro di Cesare e del Foro di Augusto.
Con l’utilizzo di appositi strumenti multimediali, di affascinanti filmati e proiezioni che ricostruiscono i due luoghi, gli spettatori possono godere di una rappresentazione emozionante e allo stesso tempo ricca di informazioni dal grande rigore storico e scientifico. Durante il percorso, abbiamo avuto una sensazione, quasi al pari di un’attenzione ipnotica, di trovarci lì, indietro nel tempo e di incontrare da un momento all’altro un console, un pretoriano o un’ancella dell’impero romano.
Accompagnati dalla voce del “cicerone” Piero Angela, ci siamo inoltrati, insieme ad altre persone, turisti e cittadini della capitale, in un cammino itinerante, per raggiungere il Foro di Cesare. Scesi da una scala situata accanto alla Colonna Traiana, abbiamo oltrepassato il Foro di Traiano su una passerella realizzata appositamente e, attraverso una galleria sotterranea, nell’area dei Fori Imperiali, siamo arrivati a quello di Cesare.La descrizione del nostro cicerone, moderno anchorman, è iniziata con alcune notizie sulla storia degli scavi realizzati tra il 1924 e il 1932 per la costruzione dell’allora Via dell’Impero (oggi Via dei Fori Imperiali), quando un esercito di 1500 muratori, manovali e operai fu mobilitato per un’operazione senza precedenti: radere al suolo un intero quartiere e scavare in profondità tutta l’area per raggiungere il livello dell’antica Roma. Abbiamo potuto così ammirare i resti del maestoso Tempio di Venere, voluto da Giulio Cesare dopo la sua vittoria su Pompeo, e rivissuto l’emozione della vita del tempo a Roma, quando funzionari, plebei, militari, matrone, consoli e senatori passeggiavano sotto i portici. Tra i colonnati rimasti sono riapparse le tabernae dell’epoca, cioè gli uffici e le botteghe, nonché il negozio di un nummulario, una sorta di cambiavalute e le vestigia di un grande bagno pubblico, dove non esisteva privacy alcuna e, addirittura, si conversava.
Per realizzare il suo Foro, Giulio Cesare fece espropriare e demolire un intero quartiere per una spesa complessiva di 100 milioni di aurei, l’equivalente di almeno 300 milioni di euro. Accanto, il divino imperatore, che Piero Angela ci ha fatto conoscere come un uomo fuori dal comune, intelligente e ambizioso, idolatrato da alcuni, odiato e temuto da altri, fece edificare la Curia, ossia la nuova sede del Senato romano, un edificio tuttora esistente. Attraverso una ricostruzione virtuale, il pubblico può ammirare le differenti utilizzazioni della struttura nel corso dei secoli. Per la visita al Foro di Augusto ci siamo seduti su una tribuna da dove, con l’ausilio di una multiproiezione di luci, immagini, filmati e animazioni, abbiamo continuato ad ascoltare la voce narrante di Piero Angela che illustra le imprese di Augusto, la cui gigantesca statua, alta ben 12 metri, era custodita accanto al tempio dedicato a Marte Ultore.
Con Augusto – ha ricordato il nostro conduttore – Roma inaugurò un nuovo periodo della sua storia: un’epoca che la vide regnare, per sessant’anni in pace, su un Impero esteso dall’attuale Inghilterra ai confini dell’odierno Iraq, comprendendo gran parte dell’Europa, del Medio Oriente e tutto il Nord Africa. Queste conquiste portarono all’espansione non solo di una sovranità, ma anche di una grande civiltà ricca di cultura, tecnologia, regole giuridiche, arte. In tutte le zone dell’antico Impero ancora oggi sono rimaste le tracce di quel passato, con anfiteatri, terme, biblioteche, templi, strade. Dopo Augusto altri imperatori, come Nerva e Traiano, lasciarono la loro impronta, costruendo il proprio Foro. Roma a quel tempo contava più di un milione di abitanti: nessuna città al mondo aveva mai avuto una popolazione di quelle proporzioni. Era la grande metropoli dell’antichità: la capitale dell’economia, del diritto, del potere e del divertimento. Paghi della nostra escursione, a ritroso nei secoli, ci siamo ridestati con il rumore del traffico e il vociare tipico delle moderne città mentre le luci dei Fori rubavano la scena al tramonto di una bella serata d’ottobre.
La vita continua, verso dove però è difficile raccontarlo, anche per Piero Angela.
Bruna Fiorentino