Ma la direttiva Bolkestein riguarda anche i lidi balneari? A questo e ad altri quesiti risponde Paola Perrone nel suo ultimo libro “Concessioni demaniali marittime nella nuova prospettiva all’interno dell’UE”, che fa luce sulle normative e sulle criticità persistenti in merito ai permessi marittimi per finalità turistico ricreative.
<<Perché ha deciso di scrivere un libro sulle concessioni demaniali marittime?>>
Il motivo che mi ha spinto a scrivere questo libro è quello di dare una visione completa della materia che ancora oggi risulta molto frammentaria rispetto alle reali problematiche che la riguardano. Il libro è, infatti, strutturato più che come un saggio giuridico, come un manuale operativo rivolto agli operatori del settore, così che possano guardare con ottimismo al futuro delle concessioni demaniali marittime in loro uso.
<<Come si inquadrano le procedure di evidenza pubblica dopo l’approvazione della direttiva Bolkestein>>
L’assegnazione di nuove concessioni con finalità turistico-ricreative deve avvenire, dopo la direttiva Bolkestein, con procedure ad evidenza pubblica, ossia – per dirla in modo più semplice – dare per ogni manifestazione di interesse del singolo soggetto adeguata pubblicità, che avverrà in forma diversa a seconda della rilevanza economica e del tipo di concessione richiesta. Questo, al fine precipuo di provocare manifestazione di interesse da parte di altri soggetti e favorire la concorrenza.
<<Cosa si intende per “preferenza” nei procedimenti di evidenza pubblica?>>
Il concetto di “preferenza” è antinomico rispetto ai contratti a evidenza pubblica. La materia dei contratti pubblici è stata oggetto di una vivace evoluzione normativa negli ultimi anni, in cui è stata forte l’influenza del diritto comunitario. Il principio che governa la materia è senz’altro quello della libera concorrenza che si coniuga, inevitabilmente, con quello della par condicio tra i concorrenti. In siffatta ottica di ordinamentale mi risulta difficile offrire una valida definizione di “preferenza”.
<<Secondo lei cosa accadrà nel 2033, alla fine della proroga quindicinale decisa quest’anno dalla legge di bilancio?>>
È difficile rispondere a questa domanda, perché il lasso di tempo che intercorre tra la disposizione del Parlamento e il termine di 15 anni dallo stesso fissato è davvero notevole. Sul punto non si deve dimenticare che la giurisprudenza dei TAR e, soprattutto, quella del Consiglio di Stato ha più volte ribadito l’assoluta transitorietà della disciplina concernente la proroga delle concessioni turistico-ricreative. È chiaro, quindi, che l’abrogazione dell’istituto di rinnovo automatico e del diritto di insistenza fa sì che la proroga, accordata dal Legislatore italiano nel corso degli anni e da ultimo con la legge di bilancio, debba essere guardata come soluzione temporanea e non sistematica. Non c’è dubbio che il percorso di ammodernamento del settore potrà dirsi compiuto solo con l’approvazione da parte dello Stato di un sistema di norme stabili e magari quanto più vicino possibile ai dettami dell’UE. Soltanto seguendo questa strada, a mio parere, si potrà offrire agli imprenditori balneari uno strumento utile, e specialmente stabile, per dare sviluppo e innovazione alle loro imprese.
<<E’ il suo primo libro? Come è stato calarsi nelle vesti di scrittrice rispetto alla sua attuale professione?>>
Sì, è il mio primo libro e mi piacerebbe rispondere citando il poeta Fabrizio De Andrè: “Per la stessa ragione del viaggio, viaggiare”. Per il resto, venendo da una formazione “vecchio stampo” ed essendo ancora oggi, dopo 33 anni, ancora follemente innamorata del “diritto” (quello con la “D” maiuscola), non mi è stato difficoltoso ricavare un giusto spazio alla realizzazione di questa mia idea editoriale.
<<Chi sono i lettori del suo libro?>>
Il mio libro è stato concepito come un manuale operativo e non ha la velleità di essere un caposaldo saggistico della materia. Ponendosi da questo punto di vista, ritengo che sia utile a fornire, con brevi pennellate, un coordinamento tra le varie problematiche che investono la materia delle concessioni demaniali marittime e, quindi, un aiuto alla comprensione chiara della stessa. Rivolgo le mie idee agli operatori del settore e alle istituzioni che sono investite della problematica.
<<Ho apprezzato le definizioni di base inserite nel primo capitolo in riferimento ad alcuni concetti basilari sulle concessioni. Ecco, pensa che alla luce di questa scelta nozionistica, il suo libro possa essere adatto nei contesti accademici?>>
La ringrazio per il suo apprezzamento, perché ancora oggi e dopo tanti anni di esercizio della professione forense ritengo che la semplicità sia il giusto mezzo per indicare la strada. Non so se il mio libro possa essere adatto nei contesti accademici, magari potrà essere utilizzato come spunto e stimolo per ulteriori approfondimenti. Diciamo, pure, come base di partenza.
<<Ha riscontrato difficoltà nella stesura del libro?>>
Credo che ogni iniziativa, lavorativa o ludica, comporti sacrificio e lavoro. Ritengo che senza di essi si rischi di raggiungere risultati fatui. La crisi è il motore del cambiamento, perché – per citare Albert Einstein – “la creatività nasce dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura”. Questo per dire che la stesura del libro mi ha portato fatica e spero di essere riuscita a dare al mercato un prodotto quanto meno accettabile.
Luisa Turrini