Nel mondo animale ci sono numerosi casi di specie somiglianti per aspetto visivo e comportamento, ma molto differenti a livello genetico. In termini scientifici questo fenomeno si definisce “convergenza evolutiva”. Uno di questi casi riguarda Irundinidi (la famiglia delle “rondini”) e Apodidi (la famiglia dei “rondoni”), due gruppi molto distanti, appartenenti a due ordini diversi ma che spesso vengono confusi per struttura, tipo di volo, dieta e il comportamento generale.
Le “rondini” sono generalmente più piccole e compatte con le ali corte, i “rondoni” hanno dimensioni maggiori e ali molto lunghe che danno loro un aspetto a falce.
In Italia, nel gruppo delle “rondini ci sono 5 specie nidificanti: la Rondine vera e propria è la più conosciuta, si riconosce per il dorso blu scuro, gola rossa, petto e ventre variabili dal bianco al giallo-arancio; il Balestruccio ha dorso scuro con striscia bianca (groppone), ventre e gola bianca; la Rondine rossiccia, ha dorso blu scuro e groppone rossiccio, parti inferiori chiare; il Topino ha dorso marrone, parti inferiori biancastre con petto marroncino; la Rondine montana ha dorso marrone scuro e parti inferiori tutte marrone chiaro.
Sono invece 3 le specie di “rondone” nidificanti in Italia: il Rondone comune, marrone scuro ma molto simile al Rondone pallido, che appare più chiaro ma solo in ottima luce, e il Rondone maggiore, più grande, marrone scuro ma con petto e ventre bianchi.
E’ importante ricordare infine che per la legge italiana è reato la distruzione dei nidi di tutte queste specie.
Daniele Capello