Un incontro voluto per una corretta gestione dell’olio lubrificante usato.
Importante l’incontro tenutosi a Roma, martedì 15 gennaio, tra Confindustria e Conou, (Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati), per una maggiore efficienza in merito al processo di una corretta gestione da parte delle imprese, che potrebbe diventare una risorsa economica, oltre che valorizzazione sia della salute pubblica che del cittadino.
“L’accordo con confindustria vuole essere un momento di formazione costante sulle direttive dell’economia circolare per tutti gli aderenti di confindustria”, sono queste le parole di apertura Del Presidente del CONOU Paolo Tomasi, il quale pone l’accento sull’importanza della individuazione dei processi, come lo stoccaggio, dove non vengono eliminate le sostanze inquinanti.
“La collaborazione – continua a riferirci il Presidente – è di carattere particolare, una condivisione di obiettivi che si manifesta attraverso la disponibilità di Confindustria, di mettere a disposizione del Conou sedi istituzionali in cui venga dibattuto il tema, in considerazione delle problematiche da trattare.
Il Conou, spiega Paolo Tomasi, raccoglie oli lubrificanti usati a livello di UE perché consente agli altri paesi europei di utilizzarli per produrre energia.
“Noi siamo in testa, nel senso che abbiamo una tradizione. Nel 1994 avevamo già dei decreti. Raccogliere e rigenerare è stato qualcosa che è iniziato da allora. La tradizione ha migliorato la qualità dei prodotti attraverso impianti sempre più sofisticati, fino ad arrivare alla rigenerazione. Quindi, attraverso una distillazione frazionata, abbiamo prodotti eccellenti. La qualità del prodotto rigenerato è in questo modo identica a quella di provenienza”.
La direttiva del 1975 forniva due alternative possibili, quali la rigenerazione e la combustione. La combustione non poteva essere efficiente, poiché soltanto attraverso la rigenerazione il prodotto può essere riutilizzato svariate volte.
In tal senso, ormai la direttiva parla solo di rigenerazione. E se l’analisi evidenzia che non si può operare nemmeno con la combustione, occorre operare con una termo distruzione, senza recupero di calore .
L’ Economia circolare implica necessariamente efficienza, tenendo fortemente conto soprattutto dei punti critici, come appunto lo stoccaggio, non casualmente enfatizzato dall’ ultima direttiva che diventerà legge in Italia nel 2020. Paolo Tomasi pone l’accento anche sui percorsi di formazione e di sensibilizzazione attraverso dei veri e propri incontri
nelle diverse piazze italiane . Un format interessante che, all’interno della città considerata, diventa una giornata dedicata all’ambiente. Una giornata intera intesa sia come educazione ambientale (attraverso l’utilizzo di gonfiabili che diventano vere e proprie stanze in grado di ospitare gli studenti con i quali portare avanti dibattiti a tema) che ce spunto di riflessione, all’ interno di una conferenza stampa, con le istituzioni locali e i media del posto.
Secondo i dati di un recente sondaggio, la conoscenza del Consorzio è notevolmente aumentata, grazie anche alla partecipazione sempre crescente dei cittadini.
Eleonora Giovannini