E’ giunto aa conclusione il progetto regionale di Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, Molise, in concorso con l’Ufficio scolastico regionale del Molise, per l’anno 2017/18, dal titolo “Il territorio, la società civile e la cultura della legalità”.
Il progetto, rivolto al personale docente e non docente, si è svolto in cinque appuntamenti. Il settore maggiormente aggredito, screditato, vilipeso, distrutto dalle mafie sono il territorio, il paesaggio, la natura nel suo insieme. Infatti, è sul territorio che vengono perpetrate le illegalità più eclatanti, ma anche quelle meno percepite come tali dalla distratta società civile di questi ultimi decenni. Si possono inquinare l’acqua, l’aria; si possono distruggere le bellezze naturali e paesaggistiche con impianti che feriscono in maniera irreversibile ed inguaribile il territorio, si pensi alle trivellazioni selvaggiamente distribuite, allo sversamento di sostanze tossiche sul terreno, agli impianti inquietanti – per tante ragioni! – delle pale eoliche, all’inquinamento delle acque, senza che la maggior parte della società civile se ne accorga, perché, comunque, allo stato attuale delle cose è passato il convincimento che la terra, il mare, i monti, le piante non sono beni comuni, appartenenti alla collettività, e che, di conseguenza, distruggendoli, si possono anche negare alle future generazioni. Per queste ragioni Libera Molise ha proposto un percorso di riflessione, rivolto ai docenti di ogni ordine e grado, e agli studenti degli istituti secondari di II grado, qualora fosse anche possibile, il cui perno fondamentale ruota attorno al territorio e alla cultura dell’antimafia.
Stefano Venditti