Dopo un’introduzione sulla scienza alchemica vediamo di scoprire qualcosa di più specifico in questo articolo
Come accennato tante volte una delle ambizioni degli alchimisti era quello di ottenere la pietra filosofale la quale si otteneva mescolando la materia prima con lo zolfo e il mercurio per poi scaldarla nella fornace in modo da trasformarla gradualmente.
Altra cosa da sapere è che l’universo alchemico è carico di simboli i cui due principali sono il sole e la luna che rappresentano la luce e le tenebre.
Vi sono poi i simboli astrologici, visto che gli elementi cosmici avevano grande importanza nei processi alchemici anche per i parallelismi che li legano agli elementi naturali per cui ognuno dei sette corpi celesti del sistema solare era associato ad un determinato metallo.
Il sole era associato all’oro;
La luna all’argento
Mercurio era associato al mercurio
Venere era associata al rame
Marte anche per la mitologia era associato al ferro
Giove allo stagno
Saturno al piombo.
Questi metalli così come i corpi celesti di riferimento erano associati all’anatomia umana e ai sette visceri dell’uomo.
Ci sono poi pervenuti dall’epoca medievale e rinascimentale ritratti di figure animali e fantastiche, non a caso i tre principali stadi attraverso i quali la materia veniva trasformata erano simboleggiati dal corvo, dal cigno e dalla fenice, vista la sua capacità di rinasere dalle proprie ceneri incarnando il principio che nulla si crea e nulla si distrugge.