In occasione della XXV edizione del Festival Europeo del Cinema di Lecce, il documentario cinematografico L’Ulivo e il Baobab della regista pugliese Serena Porta, prodotto da Corrado Azzollini per Draka Production con il contributo di Apulia Film Commission, è stato premiato per la categoria Cinema e Realtà con La Menzione Speciale Cinecittà News.
“Un filo rosso, anzi verde, scorre e unisce a simboleggiare la Natura e la Madre Terra, in un dialogo non discontinuo tra Europa e Africa, con due alberi simbolo, l’ulivo e il baobab, apparentemente così esotici l’un l’altro e invece così simili nell’essenza coriacea, nella fertilità creativa e nell’essere – ciascuno – specchio del proprio territorio e dello spirito della propria gente, che guarda a queste piante non solo come a un soggetto naturale ma come a espressioni della propria cultura e li rispetta, li cura, quasi li venera, riconoscendone la bellezza silvestre ma soprattutto la nobiltà e la preziosità. La voce di Russell Crowe avvolge e concorre a restituire un senso epico alla narrazione, quasi offrendo l’eco all’anima degli alberi” è la motivazione del premio.
L’opera scritta e prodotta da Corrado Azzollini ha come voce narrante, per la versione originale sottotitolata, quella del Premio Oscar Russell Crowe e di Luca Ward per la versione italiana.
“Sento un profondo legame con la mia terra – dichiara la regista Serena Porta – la osservo, me ne interesso, la cerco anche in posti “altri” tentando di stabilirne continuamente legami… ed è così che è stata concepita quest’opera. Ricevere, pertanto, questo Premio nel Festival del Cinema Europeo che si tiene in Puglia, a Lecce, ha per me un valore davvero particolare: è come se la mia terra, dopo essere stata resa co-protagonista di questo docufilm, mi restituisse una risposta positiva, annuisse compiaciuta e mi sussurrasse che sì, è orgogliosa di essere parte di quest’opera”.
Una pellicola intensa che guida lo spettatore con una narrazione emozionale e coinvolgente, in un viaggio tra la Puglia, il Senegal e il Kenya che nasce proprio dall’osservazione di questi due “giganti” maestosi e magici: i baobab dell’Africa e gli ulivi del Sud Italia che, in una simbiosi ancestrale e un destino temibile, intrecciano questi alberi all’uomo e alla sua storia, da millenni, con credenze religiose e leggende che li mantengono al centro di antiche simbologie e rituali. Testimoni grandiosi di storie di dolore e resilienza, di fragilità e di potenza, i grandi alberi gridano insieme un allarme ambientale che oggi non può più essere ignorato, come dichiara Corrado Azzollini, anima del progetto: “È stato un lavoro lungo e laborioso, la collaborazione con Zovi per i contenuti e con Russell Crowe per la voce lo rendono ancor più qualificato e affascinante. La Draka production sta cercando negli ultimi anni di produrre sempre più progetti che possano guardare anche ai mercati esteri. Ci auguriamo che questo documentario possa fare il giusto percorso anche per il messaggio che lancia in questo momento difficile per tutto il pianeta”.
L’Ulivo e il Baobab, presentato in anteprima assoluta al Festival, uscirà nelle sale italiane il prossimo 5 dicembre 2024 distribuita dalla Draka Distribution per l’Italia e per la distribuzione internazionale, da Coccinelle Film.
L’Ulivo e il Baobab è dedicato ad un lavoratore del Cinema senegalese che ha lavorato con la famiglia Fontana nel cinema di famiglia.
Francesco Natale