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Il Parco Nazionale della Val Grande

Se i parchi hanno il principale compito di salvaguardare la natura, il Parco Nazionale della Val Grande lo fa nel migliore dei modi. L’area protetta del Piemonte settentrionale è infatti l’area selvaggia più grande in Italia: una vera oasi in cui poter immergersi nella natura con poche interferenze. 

Situato nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, a Nord Ovest del lago Maggiore il Parco misura 17.000 ha e comprende 13 comuni. L’abbandono dei pascoli e delle attività montane nel ‘900 ha permesso alla natura di riprendere spazio. Nel 1992 quindi si è deciso di istituire un’area protetta ma già nel 1967 era stata istituita la Riserva naturale integrale del monte Pedum, la prima in Italia. All’interno dell’Area parco è presente anche un’altra zona a protezione speciale, la Riserva naturale Val Grande.

Climaticamente molto piovosa, questa zona abbonda di boschi umidi a prevalenza di castagno e faggio con limitati boschi di conifere con abiti rossi e bianchi. Tra le specie floristiche più interessanti sono presenti le rare Aquilegia alpina e Tulipano alpino. A livello faunistico vivono numerose specie di ambiente alpino, dagli ungulati (caprioli e camosci) all’avifauna (tra cui aquila reale e merlo acquaiolo ma anche il raro Francolino di monte).

Anche la storia è parte integrante di quest’area: non solo quella contadina che racconta di quando questi territori erano zona di pascolo per gli allevatori ma anche quella militare: qui sono presenti diverse fortificazioni facenti parte della “Linea Cadorna”, costruita durante la prima guerra mondiale per prevenire attacchi austro-tedeschi dalla vicina Svizzera. Interessante anche il borgo medioevale di Vogogna, già citato in manoscritti del 970 d.C.

Per approfondire:

https://www.parks.it/parco.nazionale.valgrande/

Daniele Capello

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