Il progetto di formazione ideato e sostenuto da IGT e curato da Codemotion per un futuro più inclusivo
È in preparazione, con il nuovo anno scolastico, la seconda edizione del progetto che ha visto la partecipazione di oltre 300 studentesse di tutta Italia al lavoro sull’intelligenza artificiale. Stiamo parlando di AI GIRLS, lungo e articolato percorso formativo gratuito dedicato alle studentesse di scuole secondarie per avvicinarle alle professioni STEAM, sostenuto da IGT, azienda leader a livello mondiale nel settore del gioco regolamentato, e curato da Codemotion, la più grande community tech in Europa che attraverso la sua piattaforma offre percorsi di crescita professionale per gli sviluppatori e supporta le aziende nelle loro strategie di employer branding, hiring e formazione. Dopo aver concluso la prima edizione, si è già al lavoro sulla seconda destinata a toccare nel nuovo anno scolastico sempre nuove scuole. Tra le attività “project based” su cui si sono cimentate le studentesse, i fondamenti di programmazione in Javascript, con sfide di coding di crescente difficoltà fino alla creazione di prototipi software; l’uso di tecniche e piattaforme di AI per la generazione di contenuti; la creazione di modelli di Computer Vision (Machine Learning) in grado di classificare persone, oggetti, luoghi, suoni e posizioni del corpo; l’addestramento di un Assistente Virtuale basato su IA per aiutare le persone (creando un “proprio ChatGPT”).
I numeri del progetto
314 studentesse, 25 scuole coinvolte, distribuite in 12 regioni italiane, 161 progetti consegnati e 701 progetti software sviluppati, per 300 ore di lavoro suddivise in giornate di laboratori live e contenuti on demand. Tra le regioni che hanno aderito al progetto, quelle che si sono maggiormente contraddistinte in termini di partecipazione e engagement delle studentesse sono la Puglia seguita da Lombardia e poi Lazio e Calabria a pari merito. L’obiettivo? Quello di far conoscere alle ragazze gli strumenti per creare i contenuti digitali con l’intelligenza artificiale, avvicinarle al mondo della programmazione migliorando la capacità di selezione nell’esplorazione del web, acquisire maggiori competenze nella lettura delle fonti e nella loro cernita, per comprendere anche il ruolo dell’intelligenza artificiale, il suo uso – e anche il suo abuso in relazione alle fake news – e interagire e comunicare in modo efficace nel rispetto della privacy e di una condivisione etica, sicura e responsabile, di ogni tipo di informazione.
Francesco Fravolini