Sovrana reggente al posto di Thutmose III di cui era zia e matrigna, Hatshepsut è il primo sovrano a raffigurarsi in sembianze maschili ed è anche uno dei sovrani che alla morte subirà una damnatio memoriae forse da parte del nipote o da chi lo ha succeduto al trono.
Quando morì Thutmose II il figlio Thutmose III prese il suo posto come re delle due terre ma essendo poco più di un bambino il ruolo venne esercitato da Hatshepsut.
Date le sue origini e la sua esperienza il suo governo come reggente era più che legittimato e durante i primi anni di regno lei stessa si comportava con grande deferenza nei confronti di colui a cui stava conservando il trono, apparendo in ogni occasione pubblica dietro di lui.
Anche per questo il ruolo di regina faraone lo acquistò molto probabilmente dopo il settimo anno di regno con il nome di Maatkare.
Purtroppo non ci sono documenti che forniscono dati al riguardo quindi si possono fare solo ipotesi.
Il suo monumento più famoso realizzato durante il regno è sicuramente il tempio funerario a Deir-el-Bahari distribuito su tre terrazze e con rilievi imponenti che ci dicono molto sulla regina e sul suo governo.
In questo monumento è narrata la vita della sovrana la quale dice di essere stata destinata fin dal suo concepimento a salire sul trono delle due terre in quanto figlia di Amon in persona.
Nei rilievi viene raccontato che è lo stesso Dio Amon a informare gli dei riuniti di voler fecondare la sposa del Re Thutmose I al fine di dare all’Egitto un re destinato a distinguersi per eccellenza.
Quando raggiunse il ruolo di faraone iniziò a farsi ritrarre con sembianze maschili e questo però le impedì di risposarsi.
Infatti nei rituali il ruolo del faraone e quello della regina erano ben precisi e servivano a mantenere l’equilibrio del mondo.
Se Hatshepsut si fosse sposata il compagno non avrebbe potuto svolgere un ruolo femminile nei rituali e per questo ella pretese che la figlia Neferura fosse nominata sposa del Dio.
Tale scelta però fu ritenuta alquanto sconcertante, tanto da essere criticata e da diventare oggetto di battute sarcastiche.
Il suo regno fu un regno piuttosto pacifico.
La sua storia si interrompe bruscamente intorno al 22esimo anno di regno senza spiegazioni ufficiali per cui possiamo ipotizzare una morte per cause naturali e che per questo il trono sia passato al nipote e figliastro Thutmose III.
La regina fu sepolta in una delle due tombe costruite per lei ma in nessuna delle due fu trovata la sua mummia.
La sua damnatio memoriae iniziò alla fine del regno di Thutmose III ma fu uno sfogo durato solo pochi anni e i motivi non furono mai conosciuti.