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Lavoro & Economia

Conti deposito: rialzi in vista per i rendimenti

Crescono i tassi di interesse sui conti deposito: vediamo di cosa si tratta

Buone notizie per i risparmiatori. In questi ultimi tempi possiamo riscontrare un rialzo a favore delle famiglie dei tassi di interesse relativi ai conti deposito. È questo il fenomeno che si sta registrando negli ultimi 10 anni con tassi che possono arrivare anche al 6%. Ne emerge con evidenza la natura a basso rischio di questo strumento bancario guardato con favore da molti risparmiatori. Ma vediamo più da vicino in cosa consista e qual è la differenza rispetto al conto corrente ordinario.

Il conto deposito meglio il deposito bancario è un contratto con il quale il cliente consegna una somma di denaro alla banca che ne acquista la proprietà e che obbligata a restituirla.

Importante è cogliere le differenze tra le varie tipologie.

Il deposito può infatti essere libero o vincolato. In quest’ultimo caso abbiamo però conti più o meno svincolabili.

Il conto libero è un conto in base al quale il cliente può chiedere in qualsiasi momento la restituzione totale o parziale delle somme depositate, cosiddetto deposito libero salvo l’eventuale preavviso stabilito.

È però consentito, e non di rado accade, che nel contratto sia previsto un termine per la restituzione, cosiddetto deposito vincolato e in questo caso il deposito bancario svolge una vera e propria funzione di credito sulle somme depositate dal cliente la banca deve corrispondere gli interessi

Il conto vincolato ha dunque una scadenza. La durata può essere più o meno lunga. Abbiamo infatti prodotti con scadenza 12 mesi o di maggiore durata come 60 mesi. Più il risparmiatore avrà libertà nel disporre del proprio denaro minore sarà il tasso di interesse. Quest’ultimo è infatti più elevato in conti di lunga scadenza che non sono svincolabili. La scelta dell’uno o dell’altro è dettata dalla disponibilità maggiore o minore di liquidità. A differenza di altri strumenti di investimento il conto deposito è guardato con favore dai risparmiatori che non vogliono correre rischi elevati. Le somme che sono state depositate vengono tutelate dal fondo interbancario posto a tutela dei depositi che assicura al risparmiatore il rimborso in caso di fallimento della banca fino a 100.000 €. Passiamo ora alla differenza rispetto al conto corrente ordinario. A differenza di quest’ultimo, dal fondo deposito non si può attingere per le operazioni di carattere quotidiano, come ad esempio prelievi o versamenti. Ci troviamo di fronte a uno strumento che consente essenzialmente di accumulare del denaro, in sostanza una forma di risparmio che permette di generare un certo rendimento. Per quanto concerne il rendimento occorre spendere due parole. I tassi di interesse che vengono riconosciuti dalla banca sono determinati in base alla politica dell’istituto di credito e alle condizioni del mercato. Un elemento che il risparmiatore deve considerare è costituito dalle modalità di liquidazione degli interessi. Essi possono infatti essere corrisposti in anticipo oppure ogni trimestre oppure annualmente.

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