E continuiamo la nostra carrellata di prodotti tipici toscani parlando del lardo di Colonnata, che prende il nome dal paese di Colonnata, situato tra le Alpi Apuane a poca distanza da Carrara.
Questo salume presenta la denominazione di Indicazione Geografica Protetta (IGP) ed è prodotto con il lardo di suino.
Per realizzarlo si usa la razza Sus scrofa domesticus e vengono ricavati da essa deli strati di grasso dorsali che partono dalla regione occipitale, fino ad arrivare alle natiche.
La parte così ottenuta deve essere lavorata entro settantadue ore.
La sua lavorazione è per lo più segreta ma per la riuscita di un buon lardo di colonnata è necessario adagiarlo nelle conce di marmo dop averle strofinate con aglio, pepe, cannella, chiodi di garofano, coriandolo, salvia e rosmarino.
La stagionatura dura dai sei ai dieci mesi.
Il suo aspetto è umido e la sua colorazione è di un bianco leggermente rosato e ha un sapore delicato e fresco.
E’ perfetto se servito su del pane abbrustolito per farne dei crostini oppure se usato in preparazioni che includono verdure o legumi.
In più se avvolto a crudo intorno a qualche pezzo di carne tipo la selvaggina o il pollo o l’agnello ha la capacità di mantenerle morbide durante la loro cottura.