È la fotografia emersa dall’Osservatorio “Sguardi Famigliari” di Nomisma. Le cause sono dovute all’aumento dell’inflazione
Aumenta il costo della vita per le famiglie italiane. È la fotografia emersa dall’Osservatorio “Sguardi Famigliari” di Nomisma, un nuovo cantiere avviato lo scorso agosto dal gruppo di lavoro multidisciplinare coordinato dall’economista Marco Marcatili e dal sociologo Massimiliano Colombi. «La ricerca evidenzia che il 13% delle famiglie italiane – si legge nel Documento – ritiene il proprio reddito insufficiente a far fronte alle necessità primarie, vale a dire alle spese irrinunciabili come i generi alimentari, oppure le spese legate alla casa come l’affitto, il mutuo, le bollette. A questo gruppo di famiglie, che potremmo definire “compromesse”, si aggiunge un altro contingente numeroso (il 43% delle famiglie intervistate) che valuta la propria condizione reddituale appena sufficiente a far fronte a tali spese, in una sorta di equilibrio precario che potrebbe essere messo a rischio da un evento imprevisto anche di modesta portata».
L’inflazione diminuisce il potere di acquisto
A causare questa difficile situazione finanziaria per le famiglie è stata principalmente l’impennata dell’inflazione e l’aumento dei prezzi che hanno diminuito il potere di acquisto. «Più della metà degli intervistati – si legge nel Documento – ha notato un forte aumento delle bollette energetiche di oltre il 50% rispetto ai livelli di un anno fa, con il 16% che dichiara di aver avuto molte difficoltà nel pagare le utenze: di questi il 4% ha accumulato ritardi nei pagamenti. Per far fronte ai rincari energetici le famiglie hanno dovuto innanzitutto comprimere le spese ritenute “superflue”, vale a dire quelle per il tempo libero, per le attività culturali e per quelle sportive. Il 39% delle famiglie che si è dichiarata in difficoltà nel pagare le bollette ha dovuto ridurre anche spese basilari come quelle sanitarie, il 31% ha tagliato le spese in istruzione mentre il 27% ha manifestato difficoltà nel pagare il mutuo o l’affitto della propria abitazione. Volgendo lo sguardo ai prossimi mesi, il numero di famiglie che teme di poter incontrare forti difficoltà nel pagare le utenze sale al 24%, un campanello di allarme che non deve rimanere inascoltato».
Francesco Fravolini