Inventata alcuni secoli fa, la pentola a pressione risulta ancora oggi moderna ed efficiente in quanto consente una importante riduzione dei tempi di cottura.
Ma come utilizzarla al meglio?
1 Di primaria importanza per un corretto utilizzo è introdurvi la giusta quantità di acqua al suo interno, che si tratti di acqua,brodo o vino, che varia a seconda dell’alimento da cuocere: si va da un minimo di 250 ml fino ad arrivare a riempire 2/3 dell’altezza della pentola, ma non di più. L’importante è non superare mai il livello massimo indicato dalla tacca all’interno del recipiente. Evitate anche di riempire troppo la pentola affinché il cibo non ostruisca la valvola di sicurezza.
2 Chiudere con il coperchio a chiusura ermetica: appoggiate il coperchio sulla pentola seguendo le guide di aggancio, quindi abbassate la maniglia e assicuratevi che sia bloccato. Per l’apertura eseguirete l’operazione inversa.
3 Mettere la pentola sul fuoco a fiamma vivace. Dopo alcuni minuti la valvola di esercizio emetterà il classico fischio e il vapore inizierà a uscire: a partire da questo momento abbassate la fiamma e cominciate a calcolare il tempo di cottura. Se dopo una decina di minuti non avvertite alcun sibilo spegnete il fuoco e verificate che la valvola non sia otturata, che il coperchio sia chiuso bene e il liquido sia sufficiente.
Se, invece, dopo aver abbassato la fiamma, si sente ancora un forte sibilo, significa che la temperatura è troppo alta e che va ridotta ancora per motivi di sicurezza.
4 Terminato il tempo di cottura spegnete il fuoco e fate scendere la pressione aprendo la valvola di sfogo. Solo quando tutto il vapore sarà uscito potrete aprire il coperchio. Ricordate che fino a quando la valvola di sfogo sarà chiusa continuerà la cottura. Dunque toglietela dal fuoco un paio di minuti prima per evitare che il cibo “scuocia”. Per abbassare la pressione interna e far uscire il vapore più velocemente, alzate la levetta della valvola.
In commercio ve ne sono vari tipi e di varie dimensioni. È importante scegliere la pentola della dimensione giusta: dai 3 ai 5 litri è indicata per 1-2 persone. Dagli 8 ai 12 litri, per famiglie più numerose. I tipi di cottura per i cibi liquidi prevedono zuppe, minestre e brodo di vegetali e di carne. Rispetto alla cottura tradizionale, nella pentola a pressione l’evaporazione del liquido di cottura è nettamente ridotta: occorrerà dunque diminuire la quantità di liquido complessiva e usare meno sale. Tra le cotture in umido o arrosto figurano spezzatini, brasati e perfino risotti che si preparano in metà tempo. Prima di cuocere a pressione rosolare la carne o il soffritto con un filo d’olio, sfumate con il vino e infine aggiungete il liquido (acqua, brodo o vino). Per i risotti, è consigliabile usare una quantità di brodo pari circa al doppio del riso e fate cuocere 7 minuti dal fischio. Per di più, vi è anche la cottura a vapore con il cestello per cuocere verdure e pesce al vapore mantenendone intatti i principi nutritivi. Solitamente viene venduto insieme con la pentola. Si tratta di un piccolo cesto in rete metallica o un contenitore forato simile a un colapasta dotati di piedini in modo da impedire agli alimenti di entrare in contatto con l’acqua di cottura, che può essere aromatizzata con erbe, vino o aceto.
Infine la sua versatilità la presta bene alla sterilizzazione. Infatti la cottura a pressione è un metodo sicuro ed efficace per sterilizzare vasetti per le conserve o utensili da cucina. Basta trasferirli nella pentola, aggiungere 500 ml di acqua e il gioco è fatto.
Gli alimenti da evitare sono quelli a cottura brevissima (per esempio, erbette e zucchine) e dei grassi sensibili al calore come l’olio di semi di girasole.