quali sono le iniziative del Governo Meloni:
Nell’imminenza dell’approvazione della manovra economica
vediamo quali sono le principali misure all’attenzione del nuovo
esecutivo
Si avvicina sempre più il momento dell’approvazione della Legge di
Bilancio 2023. Per questo il Governo Meloni ha reso note quelle
che sono le sue intenzioni sugli argomenti di maggiore importanza
per il destino del nostro Paese. Per citarne alcuni si menziona il
reddito di cittadinanza, le pensioni e il Superbonus 110% che tanto
ha fatto parlare di sé negli ultimi anni.
Quali saranno le misure tanto attese dall’italiani?
Una volta approvata la Nota di aggiornamento al Documento di
economia e finanza (Nadef) si stanno delineando quelli che sono gli
obiettivi e le misure che verranno messe in campo con la manovra
economica 2023.
Il reddito di cittadinanza
Importante l’intervento dell’esecutivo sul reddito di cittadinanza che
dal prossimo anno cambierà forma. Le modifiche da apportare
nascono dalla necessità di risparmiare maggiori risorse che
dovrebbero essere impiegate per far fronte alle nuove misure e in
particolare per risolvere i problemi derivanti dal caro energia.
Si punta in primo luogo a ridurre la platea di coloro che andranno a
beneficiare della misura di sostegno poiché è intenzione del
Governo escludere categoricamente chi non lo merita. Quali
potrebbero essere le nuove regole? Con ogni probabilità verrà
prevista la sua cancellazione a seguito di un solo rifiuto di un’offerta
di lavoro che verrà proposta. In questo contesto resterà comunque
ferma la tutela delle persone che, per l’età avanzata, non sono in
grado di svolgere un’attività lavorativa.
Le novità per il Superbonus 110%
In campo edilizio il Superbonus dovrà essere ridimensionato al fine
di recuperare fondi. Da un’aliquota pari al 110% si passerà, con
ogni probabilità, al 90%. In discussione anche la maxi detrazione
sulle villette unifamiliari per le quali ad oggi è prevista la scadenza
al 31 dicembre 2022.
L’aliquota non sarà l’unica novità in tema di Superbonus. Circolano
infatti ipotesi di una revisione in modo selettivo al fine di renderlo
più equo.
Una mossa che porterà a riparametrare l’agevolazione fiscale in
base al reddito della famiglia. L’idea potrebbe essere quella di
consentire l’accesso alla detrazione piena soltanto ai proprietari di
immobili destinati a prima casa che abbiano un reddito non inferiore
ai 15 mila euro.
Pensioni
In tema di pensioni la proposta che sta avendo maggior seguito al
momento è la Quota 41 che consentirà di andare in pensione dopo
41 anni di contributi. L’attuale Governo sta dunque puntando ad un
sistema pensionistico che eviti il ritorno alla legge Fornero.
In soldoni si potrebbe interrompere l’attività lavorativa a 61 anni
rispettando il requisito dei contributi.
Come richiesto da sindacati e Confindustria nel 2024 potrebbe
essere riformato l’intero sistema previdenziale.