Alla Sala Umberto di Roma dal 3 al 13 novembre 2022
Qualcuno volò sul nido del cuculo
uno spettacolo di ALESSANDRO GASSMANN
con Daniela Russo – Mauro Marino – Viviana Lombardi – Giacomo Rosselli – Emanuele
Maria Basso – Alfredo Angelici – Daniele marino – Gilberto Gliozzi – Gaia Benassi – Sergio
Del Prete – Antimo Casertano – Renato Bisogni.
by Bruno Cimino
Alla Sala Umberto di Roma si alza il sipario per una rappresentazione di grande impatto, tratta
dall’omonimo romanzo di Ken Kesey: Qualcuno volò sul nido del cuculo.
La traduzione è Giovanni Lombardo Radice, l’adattamento Maurizio de Giovanni, le scene di
Gianluca Amodio, i costumi di Chiara Aversano, disegno luci di Marco Palmieri, le musiche
originali di Pivio & Aldo De Scalzi e con le videografie di Marco Schiavoni.
Tanti artisti per uno spettacolo che a teatro non può che riscotere un dovuto successo.
L’appuntamento è dal 3 al 13 novembre 2022.
Ken Kesey pubblicò il romanzo Qualcuno volò sul nido del cuculo nel 1962 dopo aver lavorato
come volontario in un ospedale psichiatrico californiano; racconta, attraverso gli occhi di
Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – la
vita dei pazienti di manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato.
Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la
base della sceneggiatura dell’omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson
ed entrato di diritto nella storia del cinema.
Oggi la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de
Giovanni, che, senza tradirne la forza e la sostanza visionaria, l’ha avvicinata a noi,
cronologicamente e geograficamente.
Randle McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni si
trasferiscono nel 1982, nell’Ospedale psichiatrico di Aversa.
Alessandro Gassmann ha ideato un allestimento personalissimo, contemporaneo ed elegante,
dirigendo un cast eccezionale, con a capo Daniele Russo.
Il risultato è uno spettacolo appassionato, commovente e divertente, imperdibile, per la sua
estetica dirompente e per la sua forte carica emotiva e sociale.
NOTE DI REGIA
La malattia, la diversità, la coercizione, la privazione della libertà sono temi che da sempre mi
coinvolgono e che amo portare in scena con i miei spettacoli. Temi tutti straordinariamente
presenti nello spettacolo che mi accingo a mettere in scena, “Qualcuno volò sul nido del
cuculo”
Con Maurizio de Giovanni, che ha curato l’adattamento del testo, abbiamo deciso di
ambientare la vicenda in una clinica psichiatrica italiana nel 1982. Tutto ha inizio con l’arrivo
di un nuovo paziente che deve essere “studiato” per determinare se la sua malattia mentale sia
reale o simulata. La sua spavalderia, la sua irriverenza e il suo spirito di ribellione verso le
regole che disciplinano rigidamente la vita dei degenti, porterà scompiglio e disordine ma allo
stesso tempo la sua travolgente carica di umanità contagerà gli altri pazienti e cercherà di
risvegliare in loro il diritto di esprimere liberamente le loro emozioni e i loro desideri.
Dario (il mio McMurphy) è un ribelle anticonformista che comprende subito la condizione alla
quale sono sottoposti i suoi compagni di ospedale, creature vulnerabili, passive e inerti. Da quel
momento si renderà paladino di una battaglia nei confronti di un sistema repressivo, ingiusto,
dannoso e crudele, affrontando così anche un suo percorso interiore che si concluderà
tragicamente ma riscatterà una vita fino ad allora sregolata e inconcludente. E, attraverso di lui,
i pazienti riusciranno ad individuare qualcosa che continua ad esser loro negato: la speranza di
essere compresi, di poter assumere il controllo della propria vita, la speranza di essere liberi.
Alessandro Gassmann