Albicocche, poche calorie e tante vitamine, proprietà preziose per la dieta, il cuore, la vista, l’intestino e la pelle.
Con l’arrivo dell’estate, cresce il desiderio di spuntini freschi e nutrienti.
La natura è provvidenziale e accorre in aiuto la frutta che offre un’ampia scelta di prodotti di stagione ricchi delle proprietà necessarie per la stagione in cui questi frutti stessi maturano. È, infatti, il tempo di ciliegie, fragole, pesche, ma anche delle albicocche che, in particolare, contengono un basso apporto di calorie e contribuiscono alla protezione del cuore. I nutrizionisti sono unanimi circa la bontà di questo frutto.
Origine del nome
Albicocca, dal lat. Praecocem, precoce, passata ai greci sotto il nome di praikokkion, e poi agli arabi che, come loro solevano, con l’aggiunta del prefisso “al”, al-barquq. Dagli arabi torna alle lingue romanze in albercocco e nel francese abricot. E’ l’albero che produce la prugna dell’armenia, chiamata dai romani praecoqua perché più “precoce” rispetto alla pesca, che molto le somiglia e che però matura più tardi,
L’albicocca è il frutto dell’albicocco, una pianta arboricola, il Prunus armeniaca, che appartiene alla famiglia delle Rosacee, la stessa di prugne, pesche e ciliegie. Originario della Cina e diffusasi poi in tutta Europa al tempo dei Romani, si tratta di un frutto tipicamente estivo, dato che matura da giugno fino a fine luglio, di forma ovoidale, con buccia e polpa di colore arancio. Il sapore è zuccherino e lievemente acidulo. Il nocciolo, di colore marrone e legnoso, nasconde al suo interno un seme, detto armellina, dal tipico sapore amaro dovuto alla presenza di una sostanza, l’amygdalin, che in dosi elevate è tossica perché contiene cianuro.
Esistono moltissime varietà differenti: in Emilia-Romagna la Precoce cremonini, molto grande e di colore arancio intenso uniforme, e la Reale di Imola, molto grossa e di colore giallo con sfumature rossastre, ma ve ne sono tante altre.
Profilo nutrizionale
Dal punto di vista del profilo nutrizionale, 100 grammi di albicocche contengono:
-86 g di acqua
-6,8 g di carboidrati
-1,5 g di fibra
-0,4 g di proteine
-0,1 g di grassi
-Minerali: potassio, calcio, fosforo e ferro
-Vitamine: A, gruppo B e C.
Ricca di antiossidanti, tra cui spicca il contenuto di beta-carotene e la presenza di sorbitolo. Molto basso l’apporto calorico: solo 28 calorie per 100 grammi di prodotto edibile, ovvero escluso il nocciolo.
Antagonista del colesterolo cattivo
Il primo effetto benefico per l’organismo delle albicocche è legato alla loro capacità di ridurre il “colesterolo cattivo”, aumentando contemporaneamente i livelli di quello buono: svolgendo un’azione protettiva per il cuore. La buona quantità di potassio, poi, aiuta a regolare il battito cardiaco.
Amica della vista
L’alto contenuto di vitamina A, protegge gli occhi, mantenendoli sani. Questa sostanza è utile anche per la salute della pelle, poiché stimola la produzione di melanina. Inoltre i numerosi antiossidanti sono importanti per prevenire una malattia retinica, la malattia maculare degenerativa, che insorge con l’avanzare dell’età. In particolare, la luteina protegge la retina dai danni causati dai raggi ultravioletti. Infatti l’olio essenziale di albicocca è in grado di contrastare la psoriasi, dato che alcuni studi dimostrano come riesca a indurre la morte per apoptosi delle cellule malate.
Gli antiossidanti contribuiscono anche a contrastare l’azione dei radicali liberi, proteggendo l’organismo in toto dall’invecchiamento cellulare e dall’insorgenza di patologie croniche a carico di cuore e di alcuni tipi di tumore.
Alleata di dieta e intestino
Il buon contenuto di fibra contribuisce al buon funzionamento del sistema digerente, favorendo digestione, formazione ed eliminazione delle feci e come tale, si rende buona alleata nel caso di problemi digestivi o stitichezza. Inoltre, la fibra trattenendo acqua e facendo massa, aumenta il senso di sazietà e ritardi l’appetito, per cui, tenendo conto anche del basso apporto calorico, è certamente un frutto consigliato per perdere peso.
Dato l’alto apporto di ferro (ferro non-eme, come per i vegetali, quindi assorbito in minor quantità). Le albicocche, inoltre, sono ricche di catechine, flavonoidi in grado di inibire alcuni enzimi coinvolti nella genesi del processo infiammatorio, utili pertanto contro le malattie infiammatorie intestinali.
Inoltre gli studi assegnano all’albicocca la capacità di rigenerare le cellule epatiche.
Le albicocche sono commercializzate in vari stati. Per godere appieno delle proprietà descritte, sarebbe meglio consumare il frutto fresco, ma con alcuni accorgimenti.
Altrimenti possono essere trovate essiccate provenienti da Turchia, Iran, California o Sudafrica; ancora sotto spirito, sciroppate, o trasformate in succhi o confetture.
Come sceglierla
Per quanto riguarda la scelta, è bene prestare particolare attenzione al grado di maturazione quando vengono acquistate, poiché è semplice acquistare frutti acerbi; si tratta infatti di frutti non climaterici, cioè una volta staccati dall’albero, il loro processo maturativo viene interrotto e non proseguirà più.
Scegliere quindi albicocche morbide e profumate, con buccia liscia e vellutata, oppure, albicocche da marmellata, considerate come scarto, che essendo destinate a tale scopo sono certamente mature. Le albicocche acerbe si riconoscono perché sono particolarmente dure e con tinte verdi.
Come conservarle
Le albicocche fresche e mature possono essere conservate in frigorifero in un contenitore di plastica per un massimo di 2 giorni. Quelle lievemente acerbe possono essere poste in un sacchetto a temperatura ambiente per 2-3 giorni e poi in frigorifero, al fine di farle maturare, ma solo lievemente poiché come detto, la maturazione termina al momento di distacco dall’albero.
In cucina, sono un ingrediente molto comune nella preparazione di dolci di vario tipo e per il loro gusto lievemente acidulo, possono essere accostate alla carne: piatti tipici sono tajine e koresch, spezzatini di agnello con le albicocche.
L’armellina, nome tecnico del nocciolo, è invece impiegato spesso per la preparazione degli amaretti e di alcuni liquori.
L’albicocca non presenta particolari controindicazioni se non proprietà lassative, conferite dalla presenza di sorbitolo, se assunte in quantità eccessive.