Coopi lancia una raccolta fondi per i bambini siriani, per ricostruire 10 scuole, formare 80 insegnanti e allestire 110 classi, dopo 11 anni di guerra
COOPI, ONG di cooperazione internazionale, lancia un appello urgente per la Siria e la situazione drammatica dei “bambini” che da 11 anni vivono la guerra. Il conflitto in “Siria” infatti dura da 11 anni e la situazione umanitaria è una tra le più gravi: sono circa 13 milioni gli sfollati e rifugiati in diversi Paesi. In molte zone mancano i servizi di base e più di 3 milioni di bambini non riescono a frequentare la scuola. «Da quando siamo tornati, tutto fa paura. Passo il tempo con le amiche nel quartiere, ma la mamma ha paura di chi c’è in giro e preferirebbe che io andassi a scuola. Anche a me piacerebbe studiare come faceva mia sorella più grande prima della guerra». Queste sono le parole di Jamila raccontate da COOPI, una bambina siriana di 7 anni che vive vicino ad Aleppo in una casa semi distrutta. Fin da quando è nata non ha mai conosciuto altro che la guerra: un conflitto che ancora non vuole concludersi. A farne le spese sono bambini come Jamila che stanno crescendo senza un futuro. Di 6 milioni di piccoli siriani, 3,2 milioni non sono mai andati a scuola: trascorrono le loro giornate per strada, alla mercé di pericoli di ogni tipo, senza poter studiare e cambiare la propria vita. (Dati OCHA). Per questo COOPI lancia un appello e invita a donare per aiutare questi bambini. L’obiettivo è di ricostruire 10 scuole entro ottobre, quando inizierà l’anno scolastico, che sono andate distrutte dalle bombe nel Governatorato di Aleppo, per ridare la possibilità a Jamila e ad altri 3.300 bambini di avere un posto sicuro dove studiare, allestire 110 classi, formare 80 insegnanti, distribuire ai bambini il materiale scolastico e sensibilizzare le famiglie affinché mandino i loro figli a scuola. In Siria, COOPI è attiva dal 2016 per rispondere alle diverse emergenze: hanno portato pasti caldi alle famiglie in fuga, distribuito protesi e supporti medici, fornito assistenza psicologica a chi aveva perso tutto. Non solo. COOPI sta distribuendo alle famiglie kit agricoli e avicoli affinché siano in grado di provvedere al loro autosostentamento. Ma soprattutto, come detto, intendono garantire l’istruzione a 3.300 bambini che vivono nel Governatorato di Aleppo. Per chi vuole fare una donazione visitare il sito www.coopi.org
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Amalia Barbara Di Bartolo