Ha appena compiuto 70 anni e si è da poco regalato l’ennesima avventura calcistica: Claudio Ranieri non ha intenzione di appendere la panchina al chiodo.
Nato il 20 ottobre 1951 a Roma, l’eroe di Leicester, dove conquistò un incredibile campionato di Premier League nel 2016, è tornato da un paio di settimane ad allenare in Inghilterra, al Watford del presidente Pozzo.
La sua carriera nel mondo del calcio inizia da giocatore, nel ruolo di difensore. Esordisce da professionista nel 1972, con la maglia della Roma, dopo aver giocato con questa squadra anche nelle giovanili, ma l’esperienza dura solo due anni. Passa quindi al Catanzaro, dove milita 8 anni, diventando il giocatore del club calabrese con più presenze in serie A.
Dopo 2 stagioni al Catania, chiude la carriera da giocatore al Palermo e inizia quella da allenatore, girando un po’ tutta Europa e ottenendo maggiori soddisfazioni.
Inizia dal Vigor Lamezia in Interregionale, nel 1986, per arrivare al Cagliari in C, due anni dopo. In due stagioni porta la squadra in serie A, conquistando anche la salvezza, per passare al Napoli che si qualificherà in Coppa Uefa.
La Fiorentina è l’ultima tappa, prima di emigrare all’estero, dove allenerà Valencia, Atletico Madrid e Chelsea.
Nel 2010, alla Roma sfiora lo scudetto superato solo dall’Inter mourinhana del triplete.
Nel 2016, arriva la grande impresa nella sua prima stagione col Leicester, dove conquista uno storico primo campionato.
Dopo lo scorso buon campionato alla Sampdoria, in questa stagione rimane senza squadra, fino alla chiamata, il 4 ottobre scorso, di Giampaolo Pozzo, proprietario del Watford (e dell’Udinese), che naviga nei bassifondi di Premier.
L’esordio, purtroppo, non è stato quello sperato: 0-5 in casa dal Liverpool. Ma c’è comunque tempo per migliorare.
Daniele Capello