Morto di recente a Milano, il 18 ottobre 2021, Franco Cerri nacque proprio lì oltre 95 anni prima, il 29 gennaio 1926. Chitarrista e docente italiano, Cerri è considerato tra i più grandi chitarristi italiani Jazz di tutti i tempi.
Diventato famoso negli anni ’70 come “L’uomo in ammollo”, per via di uno spot pubblicitario di successo, Cerri era prima di tutto un Chitarrista e un Jazzista, tanto da fondare, insieme a Enrico Intra, la “Civica scuola di Jazz” nel 1987.
Autodidatta, Franco Cerri iniziò a suonare la chitarra che gli fu regalata dal padre mentre lavorava come muratore, il suo lavoro “originario”, che sostituì con la sua carriera da Jazzista nel 1945, quando iniziò la sua ascesa al successo entrando a far parte dell’orchestra di Gorni Kramer.
Solo l’iniziò, che diede poi spazio a collaborazioni di enormi successo con artisti internazionali del calibro di Gerry Mulligan, Dizzie Gillespie, Django Reinhardt, Billie Holiday, Chet Baker e italiani come Renato Carosone o Johnny Dorelli (già dagli anni ’50, e poi anche con artisti come Mina o Vecchioni), e a 35 album.
Un vero astro della musica Jazz ,che l’Italia, e il mondo, ormai ha perso. Ma ci resta la sua musica, quella non morirà mai.
Domenico Attianese
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