C’è un Paese dove da sempre si fanno capolavori alimentari. Ci sono due date particolari che evidenziano gli obiettivi raggiunti da due realtà economiche.
È del tutto evidente che questi traguardi sono il risultato di una millenaria cultura, tramandata fino all’attuale momento storico.
Economia: cinquantesimo anniversario per il “Consorzio Salumi Tipici Piacentini” e il “Consorzio di Tutela Salumi DOP Piacentini”.
È utile ricordare: il primo festeggia il cinquantesimo anniversario della sua Costituzione; il secondo brinda il venticinquesimo anniversario dell’assegnazione della Denominazione di Origine Protetta per la Coppa Piacentina, la Pancetta Piacentina, e il Salame Piacentino.
Si tratta di due date particolari, perché evidenziano gli obiettivi raggiunti dalle due realtà economiche. È del tutto evidente che questi traguardi sono il risultato di una millenaria cultura, tramandata fino all’attuale momento storico.
Tutto ciò è merito dell’impegno di coloro che con il lavoro e l’intelligente lungimiranza hanno creduto nella qualità alimentare, trasformandola in una vera e propria ragione di vita e di lavoro.
Gastronomia nel piacentino
La ricchezza alimentare del territorio piacentino è la testimonianza di una terra laboriosa dove l’agricoltura rappresenta un segmento determinante per l’economia del territorio. Tra queste eccellenze, ci sono i salumi: la bandiera agroalimentare di Piacenza tanto che la Comunità Europea, il 2 luglio del 1996, ha assegnato la Denominazione di Origine Protetta per la Coppa Piacentina, la Pancetta Piacentina e per il Salame Piacentino. Per questo motivo Piacenza è l’unica provincia in tutta Europa ad avere tre salumi DOP.
Nel tempo in cui l’inarrestabile globalizzazione propone stili di vita allarmanti, è doveroso, per un Paese dalle innumerevoli proposte alimentari come è l’Italia, arginare il tangibile pericolo che tende a sviluppare la cultura dei sapori indifferenziati, con una forte e decisa difesa delle nostre tradizioni alimentari, ricche di profumi, sapori e tanta storia.
Non possiamo dimenticare la lungimiranza di coloro che, l’8 Maggio 1971, hanno pensato di dar vita ad una struttura consortile che si prendesse cura delle eccellenze della salumeria piacentina.
Sono state scritte e rispettate regole di produzione che anticipavano di vent’anni quello che la Comunità Europea avrebbe legiferato nel 1992, con le normative che istituivano i prodotti tutelati.
Francesco Fravolini