Torna dopo 7 anni Claudio Baglioni con un nuovo album di inediti che si intitolerà “In questa storia, che è la mia“. L’uscita è prevista per il prossimo 4 dicembre e per il cantautore romano sarà il 16° disco in studio, sette anni dopo l’ultimo album di inediti “ConVoi” e quattro anni dopo “Capitani coraggiosi – il live” che contiene il frutto del progetto omonimo con Gianni Morandi. Le tracce contenute nel nuovo lavoro del cantautore, classe 1951, saranno 14, tutti brani inediti. Parlando del progetto Baglioni ha svelato che sarà
“Un album ideato e composto come una volta. Vero, sincero, fatto a mano e interamente suonato. È un progetto al quale ho dedicato tutto me stesso, a partire dalla scrittura, strutturata come non accadeva da tempo […] il ricorso all’elettronica è stato dedicato, esclusivamente, alla cura degli effetti suono e delle atmosfere. Ne sono venuti fuori quattordici pezzi suonati dalla prima all’ultima nota“.
Nel 2021 invece prenderà il via “Dodici note“, il nuovo tour: dodici date previste, Covid permettendo, alle Terme di Caracalla tra il 4 e il 18 giugno più altre due serate, a Siracusa il 16 luglio e all’Arena di Verona l’11 settembre.
La carriera di Claudio Baglioni inizia nel 1964, quando, a 13 anni partecipa a un concorso per voci nuove a Roma, che vince l’anno successivo. Nel 1970 esce il primo 45 giri “Una favola blu / Signora Lia” con cui prende parte a Un disco per l’estate e al Festivalbar. Esce in contemporanea anche il primo disco “Claudio Baglioni” mentre ci vorranno due anni per la consacrazione: nel 1972 esce infatti “Questo piccolo grande amore“, per 15 settimane al primo posto delle classifiche. Baglioni è artista eclettico: oltre che cantautore è stato co-sceneggiatore di “Questo piccolo grande amore”, film di Riccardo Donna del 2009, presentatore in tv con Fabio Fazio in “Anima mia” nel 1997, conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo nel 2018 e 2019. È anche calciatore della Nazionale Italiana Cantanti, che ha fondato con Mogol e altri artisti, scrittore e fece il tedoforo alle Olimpiadi di Torino 2006, di cui ha scritto anche l’Inno ufficiale “Va”.
Daniele Capello