Allo Spallanzani è finalmente iniziata la sperimentazione del vaccino contro il Covid 19. Ed è anche stata inoculata la prima dose di vaccino alla prima dei 90 volontari selezionati. Una sperimentazione che porterà, come ha specificato Nicola Zingaretti, alla creazione di un vaccino a disposizione di tutti coloro che ne avranno bisogno.
Il Presidente della Regione Lazio ha poi specificato:
“ La Regione seguirà passo dopo passo il processo di sperimentazione per arrivare prima possibile alla distribuzione del vaccino. Crediamo molto nel vaccino bene comune, per questo abbiamo finanziato questo progetto pubblico. Da oggi inizia una fase storica della ricerca: è un bellissimo traguardo che la scienza e la medicina italiane hanno raggiunto”
La prima volontaria è stata una donna di 50 anni, che ha preso questa scelta, come ha detto, per “essere d’aiuto per salvare vite”. Un coraggio non da poco.
Il vaccino italiano per il Covid 19 è prodotto, testato e brevettato dalla società biotecnologica ReiThera, italiana. L’iniezione della prima dose di vaccino è solo l’inizio di una procedura che durerà mesi e che porterà i volontari a controlli periodici per testare sicurezza, tollerabilità, efficacia ed effetti collaterali del vaccino.
90 persone, alcuni mesi e la speranza che sia efficace. Questo separa l’Italia dal risolvere una delle peggiori pandemie della storia e uno dei più gravi problemi del XXI secolo.
Augurandoci che sia solo l’inizio di un nuovo interesse verso questo tipo di problemi che possa portare, così, ad essere maggiormente preparati in futuro.
Domenico Attianese