Quando Donald Trump ha suggerito di fare iniezioni di disinfettante e di candeggina come rimedio per il coronavirus il mondo intero è rimasto a bocca aperta. Il mondo lo è ancora di più in questi giorni, quando si è scoperto che un gran numero di americani ha preso seriamente quel consiglio e ha iniziato, in pratica, ad avvelenarsi.
Il New York City’s Poison Control Center ha dichiarato, infatti, che nelle 18 ore successive all’affermazione del Presidente ha ricevuto oltre 30 chiamate, più del doppio rispetto allo stesso periodo confrontato con l’anno precedente. Di queste telefonate, 13 riguardavano il Lysol, un disinfettante, 10 la candeggina e 11 altri detersivi per casa.
Problemi anche nello stato del Maryland, allarme confermato anche dal Maryland Emergency Management Agency, dove, dopo il discorso di Trump, una linea di emergenza ha ricevuto oltre 100 telefonate che chiedevano informazioni sui disinfettanti.
Il problema è parso così grave che i produttori di disinfettanti sono dovuti intervenire con comunicati stampa per specificare che i prodotti disinfettanti e per la pulizia non devono in alcun modo essere ingeriti o iniettati.
Dopo aver creato il caos con questa dichiarazione, il Presidente Trump ha ritwittato a riguardo un messaggio del CDC, il Centro per il controllo e la prevenzione della malattie, che ha raccomandato di utilizzare nella maniera corretta detergenti e disinfettanti. Un messaggio che il CDC aveva pubblicato non appena il Presidente Trump aveva dichiarato di provare le iniezioni di disinfettante per “trattare” il virus. Un messaggio che da molti non è stato ascoltato.
Domenico Attianese