Tra i vari metodi elencati per purificare le pietre vi è anche quello del sale, da sempre ritenuto un potente strumento di purificazione, in grado di cancellare tutte le informazioni custodite dalla pietra azzerandone le energie.
E’ un metodo che si usa quando si acquista una nuova pietra in modo da renderla una pagina bianca pronta ad assorbire le nostre vibrazioni e la nostra energia, visto che non è dato sapere quali energie ha assorbito o chi l’ha toccata prima dell’acquisto.
Per purificare una pietra con il sale occorre un piattino da caffè ed un bicchiere di vetro in cui inserire il cristallo, il vetro permette di scaricare le vibrazioni nel sale e di ripulire la pietra da tutto ciò che ha preso.
Tuttavia con alcuni cristalli per via della loro composizione fisico/chimica l’uso di sale o del composto acqua e sale può risultare estremamente dannoso.
In caso di cristalli particolarmente lucenti e quindi ricchi di acqua la pulizia con il sale può provocare una perdita di lucentezza, se la pietra è montata su un metallo l’uso del sale corre il rischio di mangiare e macchiare la montatura.
Inoltre per le pietre che hanno una struttura cristallina delicata o con venature già presenti come nel caso dell’onice nera il sale potrebbe rovinarle definitivamente portando anche alla rottura della pietra stessa.