Il progetto culturale si chiama “La cultura non isola”. Per la prima volta la scelta ricade su un’isola. A sostenere la candidatura una serie di testimonial, tra i quali gli attori Toni Servillo, Isa Danieli, Peppe Barra, Marco D’Amore, gli scrittori Maurizio De Giovanni e Valeria Parrella e il cantante Gigi D’Alessio.
Procida è la capitale della cultura 2022. La sua architettura tipicamente mediterranea, i colori pastello del pittoresco borgo di Marina Corricella, i riti secolari come la processione dei Misteri del venerdì santo, la storia del rinascimentale Palazzo d’Avalos, carcere fino al 1988, l’oasi naturalistica di Vivara e gli intrecci con la letteratura (da Elsa Morante, che qui vi ambientò il romanzo “L’isola di Arturo” ad Alphonse de Lamartine con il suo “Graziella”) e con il cinema (“Il Postino” fu l’ultima fatica di Massimo Troisi). Procida, la più piccola delle isole del golfo di Napoli con appena quattro chilometri quadrati, è stata scelta lo scorso 18 gennaio dalla commissione del MiBACT presieduta da Stefano Baia Curioni. Nella motivazione, letta in diretta dal ministro Dario Franceschini, si legge che “il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”. A sostenere la candidatura una serie di testimonial, tra i quali gli attori Toni Servillo, Isa Danieli, Peppe Barra, Marco D’Amore, gli scrittori Maurizio De Giovanni e Valeria Parrella e il cantante Gigi D’Alessio. Nella rete di supporto ci sono le università del territorio, la Regione Campania e la Città Metropolitana di Napoli e una serie di enti, associazioni e partner privati. È la prima volta che la scelta ricade su un’isola, che ha vinto la concorrenza di candidate Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo e le Terre Alte della Marca Trevigiana, Procida, Taranto e la Grecìa Salentina, Trapani, Verbania e Volterra.
La cultura non isola
Procida ha 10.300 abitanti e un perimetro, estremamente frastagliato, di circa 16 chilometri. Secondo la giuria il progetto presentato da Procida “potrebbe determinare, grazie alla combinazione di questi fattori, un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”. Il tema del dossier di Procida è “La cultura non isola”: la terra isolana è luogo di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, modello delle culture e metafora dell’uomo contemporaneo. “Potenza di immaginario e concretezza di visione mostrano Procida come capitale esemplare di dinamiche relazionali, di pratiche di inclusione nonché di cura dei beni culturali e naturali”. Il programma culturale, nato da una serie di sessioni che hanno visto il coinvolgimento attivo della popolazione, abbraccia, tra l’altro, 44 progetti culturali, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali e 8 spazi culturali rigenerati.
Francesco Fravolini