La maggior parte degli occidentali ha scoperto il cinema coreano solamente dopo che il pluripremiato “Parasite” di Bong Junho ha fatto incetta di premi, tra i quali 4 Oscar, un Golden Globe, 2 Premi BAFTA, la Palma D’Oro e un David di Donatello.
Eppure il cinema coreano per gli addetti del settore è considerato uno sei migliori al mondo grazie alla capacità dei coreani di cogliere ogni sottile sfumatura del complicato animo umano e mettere in scena disagi, tormenti e manie in maniera estremamente realistica.
Sono tanti i registi che meriterebbero attenzione. Tra questi c’è Na Hongjin, che ha debuttato con il primo lungometraggio nel 2008 con il thriller “The Chaser”, tratto dalla storia vera di un assassino seriale coreano, vincendo il titolo di “Miglior Regista” ai Grand Bell Awards e al Korean Film Festival. A questo primo successo hanno fatto seguito il thriller drammatico “The Yellow Sea” e il film thriller dalle tinte horror “Goksung – La presenza del diavolo”.
Benché fino a oggi abbia diretto solamente tre film, Na Hongjin si è già fatto notare per le strutture narrative insolite, la complessità delle trame, le atmosfere cupe e lo stile elegante ma al tempo stesso crudo e diretto.
Amazon Prime Video ha deciso di rendere disponibili i tre titoli sulla propria piattaforma, permettendo agli amanti del thriller di assaporarne ogni sfumatura presentata dal regista. Ecco le trame
“The Chaser”: Eom Jungho è un ex-poliziotto che si è dato all’attività di protettore. L’uomo inizia ad avere difficoltà di natura economica quando perde il contatto con alcune delle “sue” ragazze, così tenta di mettersi sulle loro tracce e si rende presto conto che tutte le donne scomparse sono state richieste dal medesimo cliente, un uomo di nome Jae Yeongmin. Credendo che questi abbia ceduto le ragazze a un altro protettore, Jungho prova a tendergli una trappola inviandogli Mijin, che però scompare a sua volta. Yeongmin viene catturato ugualmente e sotto interrogatorio confessa di essere un assassino seriale e di aver ucciso tutte le prostitute, tranne l’ultima. Jungho parte alla disperata ricerca del covo dell’assassino per salvare Mijin.
“The Yellow Sea”: Il tassista Gunam vive a Yanji, nella prefettura cinese di Yanbian, tra la Cina e la Russia. Appartiene a un gruppo etnico di sino-coreani costantemente discriminato tanto dai cinesi quanto dai coreani. Sommerso da debiti di gioco che vanno ad aggiungersi al già grosso debito accumulato tempo addietro per permettere alla moglie di emigrare in Corea Del Sud, Gunam si trova costretto ad accettare l’offerta del malavitoso Myun Junghak, il quale gli propone di estinguere ogni suo debito in cambio dell’uccisione di un uomo che si trova in Corea. Quindi parte alla ricerca del suo bersaglio, sperando di ricongiungersi anche con la moglie, di cui ha perso ogni traccia da tempo. Ma giunto a destinazione si trova al centro di una vera e propria guerra.
“Goksung – La presenza del diavolo”: L’arrivo nel villaggio di Goksung di un anziano forestiero giapponese è seguito dall’inizio di una serie di omicidi violenti. La gente del luogo dà la colpa al misterioso forestiero, attribuendogli poteri oscuri e sovrannaturali. Le indagini sono seguite dal detective Jong Goo, che inizialmente sospetta che la causa delle morti sia da attribuirsi ad alcuni funghi selvatici. Ma quando iniziano a verificarsi incidenti e avvenimenti sempre più assurdi e spaventosi riconosce che dietro al loro verificarsi c’è davvero l’intervento di una potente entità maligna.
Yami