Il Parco del Monviso, ex Parco del Po cuneese, festeggia tra pochi mesi i 20 anni di partecipazione al Progetto Migrans. Questo progetto, nato nei primi anni ’90 del secolo scorso, ha lo scopo di raccogliere i dati della migrazione dei rapaci nella nostra penisola. Coinvolge attualmente 32 punti di osservazione in tutta Italia, Malta e Tunisia, coordinati dall’Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime. I monitoraggi sono svolti da ornitologi preparati, ma con la partecipazione anche di appassionati e curiosi, in periodi precisi dell’anno durante il passo primaverile e quello autunnale secondo modalità standardizzate.
Tutti i dati raccolti vengono poi analizzati ed elaborati; i risultati vengono successivamente pubblicati sulla rivista online “InfoMigrans”, scaricabile gratuitamente in PDF dal sito del Parco Alpi Marittime.
Il Parco del Monviso partecipa al progetto dal 2001 con il punto di osservazione sito in Valle Po al Bric Lombatera, a 1384 m. s.l.m. nel comune di Paesana (CN). Il monitoraggio si svolge tra fine estate e inizio autunno (agosto-settembre) ed è incentrato sulla migrazione post-riproduttiva dei rapaci, in particolare il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus), la specie più abbondante. Nel 2019 sono stato censiti 4461 uccelli, dei quali 4349 erano proprio Falchi pecchaioli. Sono poi state osservate altre specie, tra cui il Biancone, il Nibbio bruno, il Falco di palude, l’Albanella reale, la Poiana, lo Sparviere, l’Astore e il Lodolaio e migratori non rapaci come la Cicogna nera. L’emergenza coronavirus potrebbe rendere il ventesimo anniversario del monitoraggio meno partecipato rispetto al passato, ma il Parco non mancherà di organizzare il campo per proseguire questo importante progetto.
Per approfondire:
http://www.parcomonviso.eu/attivita/i-monitoraggi-scientifici/il-progetto-migrans
Daniele Capello
