La domenica di Pasqua è coincisa con la disputa del Giro delle Fiandre. La seconda classica monumento della stagione di ciclismo maschile si è corsa in contemporanea alla prova femminile che è stata invece la prima monumento stagionale: non è ancora stata creata infatti la versione femminile della Milano-Sanremo, anche se il Trofeo Binda di Cittiglio per le donne può essere considerato una delle classiche più importanti.
Il Binda è andato a Elisa Balsamo in volata mentre il Fiandre se lo è aggiudicato l’altra Elisa nazionale, la compagna di team Longo Borghini. Per lei è il secondo trionfo in una delle gare più dure del calendario, tra i muri e il pavé del Belgio, e quest’anno anche la pioggia a tratti torrenziale. La vittoria, grazie a un ottimo lavoro di squadra della Lidl-Trek, vale il record condiviso di successi in questa gara, due come altre quattro atlete (tutte belghe e olandesi) che esalta sempre più la nostra corritrice tra le più grandi donne del ciclismo di tutti i tempi.
Un Fiandre dei record anche al maschile: con la sua tipica fuga solitaria, stavolta di 45 km, Mathieu Van der Poel ha conquistato il suo terzo Fiandre, raggiungendo altri sei corridori (tra cui Fiorenzo Magni, il “Leone delle Fiandre”) in cima alla speciale statistica dei plurivincitori di questa corsa. Ma anche nella prova maschile ha brillato un po’ d’Italia: il secondo posto in volata di Luca Mozzato è preziosissimo per il nostro movimento. È stato il primo degli umani, un velocista che ha palesato grande resistenza sugli strappi belgi e dimostrato di poter fare bene in queste gare del Nord: non a caso due settimane prima si era imposto in una gara minore belga, anche se meno impegnativa, la Koksijde classica.
Daniele Capello