L’ Appennino Bolognese racchiude un grande patrimonio naturale e paesaggistico, ricco di testimonianze storiche, è la meta perfetta per chi ama il turismo lento, lontano dalla folla e immerso in un’atmosfera d’altri tempi, alla scoperta di luoghi autentici tra suggestivi percorsi a piedi e angoli di natura incontaminata.
L’ Appennino Bolognese è costituito dall’insieme di 11 comuni della provincia di Bologna.
Sono varie le chiavi di lettura di questo territorio che offre tanto ai turisti, notevolmente aumentati negli ultimi anni, anche grazie ad oculate campagne di promozione, che l’hanno trasformato in meta di turismo per quattro stagioni.
Chi ama la natura potrà conoscere il territorio attraverso escursioni nei sui parchi e riserve, o decidere di percorre i cammini che lo attraversano. L’Emilia Romagna è da sempre un luogo di passaggio, terra di viaggiatori, e per questo è disseminata da antiche vie di pellegrinaggio, incastonate tra montagne, colline, paesaggi di pianura, fiumi e laghi in una continuità armonica e suggestiva.
Tra queste vie la più nota è sicuramente, La “Via degli Dei”, un percorso escursionistico che collega le città di Bologna e Firenze, passando attraverso gli Appennini. Il percorso, ricostruito a partire dagli anni ’90, attraversa numerosi luoghi di interesse naturalistico e paesaggistico a quote intorno ai 1000 m s.l.m. In alcuni punti i sentieri ricalcano antiche pavimentazioni stradali ancora superstiti dopo 2000 anni di storia.
Il nome di questo cammino deriva probabilmente dai toponimi di alcuni monti compresi nel percorso, fra cui Monte Venere, Monte Adone.
L’ Appennino Bolognese è un immenso patrimonio di verde, praticamente incontaminato, solcato da centinaia di sentieri, che vale la pena percorrere per godersi la bellezza dei suoi parchi, come quello storico di Monte Sole, o quello naturalistico dei laghi di Suviana e Brasimone nel comune di Camugnano.
O ancora il Parco regionale di Corno alle Scale (la cima più alta dell’appennino), parco di crinale la cui importanza naturalistica è legata a singolarità geologiche e mineralogiche e al fascino delle Cascate del Dardagna e dell’Orrido di Tanamalia.
Merita attenzione anche il sistema dei laghi, con le relative offerte per il tempo libero e i fiumi che in questo territorio sono vere e proprie riserve naturali per animali e piante rare e preziose.
Chi desidera approfondirne la cultura e la storia di questa porzione dell’appennino, avrà solo l’imbarazzo della scelta tra le importanti testimonianze storiche e culturali offerte, frutto di una storia antica a cui si contrappongono i segni più recenti della guerra e dell’abbandono.
Tra gli innumerevoli luoghi a cui far visita ne menziono alcuni di particolare pregio.
Kainua l’Insediamento etrusco (Marzabotto). Immersa nella bellissima cornice della valle del Reno l’antica città etrusca di Kainua, risalente al 500 a.C. circa, rappresenta uno degli esempi eccezionali di insediamento urbano dell’Etruria padana, non solo per la sua posizione strategica all’interno della valle, ma perché, essendo rimasta nel tempo emarginata da successivi insediamenti, l’area risulta oggi leggibile nel suo originario tessuto urbano.
La Rocchetta Mattei (Grizzana Morandi). Castello ottocentesco di ispirazione moresca voluto dal Conte Mattei, eclettico personaggio che va ricordato per suoi studi nell’ambito della disciplina dell’elettromeopatia. La costruzione all’interno ospita un intricato labirinto di camere e corridoi, mentre all’esterno si distingue per il susseguirsi di torri, scalette e volte. La fama dell’Elettromeopatia fu tale che anche Dostoevskji, ne “I fratelli Karamàzov”, ne sottolineò la notorietà.
Il santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio (Castiglion de’ Pepoli). Un santuario mariano meta di pellegrinaggi, secondo per importanza della diocesi bolognese, solo al santuario della Madonna di San Luca, a Bologna.
Il Borgo La Scola (Grizzana Morandi). Suggestivo borgo medievale (XIV-XVI secolo), architettonicamente omogeneo e intatto, con tipiche dimore, case torri, oratori e un cipresso monumentale.
I Fienili Del Campiaro (Grizzana Morandi). Noti come i “Fienili di Morandi”, luogo di elezione del pittore Giorgio Morandi che qui vi dipinse alcuni dei suoi più celebri capolavori soggiornandovi durante l’estate, nella costruzione che si fece realizzare nel suo punto di osservazione prediletto, oggi Casa Museo.
La Chiesa di Alvar Aalto a (Riola) – Unica opera in Italia del grande architetto finlandese considerata tra i più significativi esempi di arte sacra contemporanea.
Per chi vuole rilassarsi beneficiando dell’efficacia della natura, le Terme di Porretta sono una risposta a tutte le esigenze di salute, benessere, bellezza e relax.
Grazie alla ricchezza delle sostanze minerali disciolte nelle loro acque, vantano un fattore distintivo rispetto a molte stazioni termali. Con le loro preziose acque sulfuree e salsobromoiodiche, sono indicate nella prevenzione e cura di diverse patologie.
L’Appennino è anche un mosaico di sapori da scoprire sulle tavole delle osterie o nelle feste tradizionali, dove regna una cucina dal carattere semplice, fatta di ingredienti poveri di montagna, ma ricca di gusto.
Ci sono alcuni cibi che nascono proprio per celebrare l’unione tra le persone, la convivialità, l’amicizia. Golosità che se consumate da soli perderebbero metà del loro sapore.
Il valore dei piatti tipici sta proprio qui: appagare spirito, cuore e… pancia!
Lo zuccherino montanaro ne è un esempio, un antico biscotto dal sapore di anice. In queste zone in occasione di matrimoni e cresime, viene portato, di casa in casa ad amici e parenti, dai fidanzati, per annunciare il loro matrimonio.
Non posso non citare il pesto di lardo, che spalmato nella tigella calda si scioglie ed è una bontà assoluta. Le tigelle, sono tipici piccoli pani piatti, dello spessore di 1 cm, che vengono cotti sul testo, una piastra piatta decorata, che viene alloggiata oggi sul fuoco del fornello, ma un tempo nel camino.
Questa è una terra di produzioni tipiche e di qualità: culture biologiche, marchi a denominazione di origine controllata, prodotti tradizionali ed enogastronomia d’eccellenza.
Concludo affermando che questa Terra regala esperienze davvero uniche, località ruvide distanti dal glamour delle solite mete turistiche, ma straordinariamente vere, come la gente che le abita.
Fontana Marisa Paola