Un’escursione nei boschi tra l’estate e l’autunno: a un certo punto nel folto della vegetazione ecco un verso potente simile vagamente a un muggito. Una mucca nel bosco? No si tratta del bramito di un cervo, il tipico canto territoriale di questo ungulato. Nel periodo tardo estivo ed autunnale infatti i maschi di Cervo (Cervus elaphus) emettono il loro canto nel folto dei boschi o nelle zone di transizione con le aree di pascolo.
Come tutti i canti degli animali quello dei cervi ha una doppia valenza: per difesa territoriale e per attirare le femmine. Questi potenti richiami vengono emessi in maggior misura all’alba e al tramonto ma nel periodo clou non é difficile sentirli anche in pieno giorno. Oltre ai richiami in questo periodo i cervi maschi affrontano veri e propri combattimenti rituali ma che a volte diventano anche violenti, a colpi di palchi (non corna, perché a differenza di queste i palchi cadono e vengono sostituiti ogni anno) per affermare la propria superiorità nelle gerarchie di gruppo. I cervi vivono in gruppi distinti in base al esso al di fuori del periodo degli amori: le femmine adulte coi piccoli e qualche femmina giovane stanno separate invece dai maschi che vivono insieme tra loro in un gruppo con gerarchie basate proprio sulla grandezza dei palchi.
Molti parchi e aree naturali organizzano escursioni notturne e serali per ascoltare i bramiti senza disturbare e in massima sicurezza: infatti si tratta sempre di animali di alcuni quintali di peso che difendono il territorio quindi avventurarsi da soli oltre al disturbo arrecato, può risultare anche pericoloso per la propria incolumità.
Daniele Capello