Gli appassionati di The band, il programma di RAI 1 condotto da Carlo Conti che aveva l’intento di portare alla ribalta nazionale band emergenti, avranno sicuramente già sentito parlare de I Gemini, band composta da Antonio, Andrea e Marco Sambalotti, Andrea Miazzetto e Lorenzo Stirpe. Celebre la loro cover del brano di Lucio Battisti “Ancora tu”. Oggi abbiamo avuto occasione di intervistare il frontman e cofondatore della band Antonio Sambalotti.
Come nascono I Gemini?
I Gemini nascono nel 2007 quando io e mio fratello facevamo serate di pianobar. Avevamo iniziato a studiare musica nel nostro paese, Anagni. Ci divertivamo a suonare cover e canzoni conosciute. Dal 2009 abbiamo deciso di scrivere noi delle canzoni. Abbiamo iniziato in due e il nostro nome deriva dal latino: “gemini” significa simili. Successivamente si sono aggiunti altri componenti, ma il nome è rimasto quello dato che alcune persone ci conoscevano già come I Gemini.
Avete partecipato a The Band, programma che vi ha portato alla ribalta nazionale. Come mai avete deciso di partecipare?
È nato tutto un po’ per gioco. Avevamo da poco fatto la cover di Ancora Tu di Battisti. Abbiamo visto la pubblicità di The band e ci siamo detti “Vabbeh, proviamo”. Abbiamo così mandato la canzone e ci hanno presi per fare il provino. Il giorno del provino c’era già Carlo Conti con il maestro Pinazzoli. Ci hanno fatto fare alcune cover e alcuni “pezzi” nostri. Dopo un mese è arrivata la chiamata. È stata una cosa abbastanza inaspettata. Siamo stati contenti perché abbiamo avuto modo di esibirci davanti a 3milioni di persone.
Dopo la vostra partecipazione a The band la vostra vita è cambiata?
Sì. Te ne accorgi già dal piccolo paese. Ti iniziano a vedere già con un’altra ottica. Prima ci dicevano “trovati un lavoro, così fai tutte e due le cose”, non capendo che “fare musica” era il nostro lavoro principale. Da The band in poi le cose sono cambiate perché ci hanno visti in televisione. Ma dalla televisione sono “partite” altre cose come ospitate importanti.
Secondo te i talent, come The band, sono un bene per la musica?
Qualche anno fa io la pensavo diversamente. I talent li ho sempre visti con un’altra ottica. La nostra band ha sempre puntato sui concerti dal vivo. Vedevo questi ragazzi che partecipavano ai talent e finito il talent non suonavano dal vivo. Dall’uscita dei Maneskin mi sono ricreduto.
Francesco Natale