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La migrazione dei rapaci

Uno degli spettacoli più affascinanti per chi ama la natura e per tutti i birdwatcher è la migrazione degli uccelli: in particolare quella dei rapaci sa attirare l’interesse di molti appassionati per la facilità di osservazione, dovuta alle dimensioni importanti e al fatto che si concentrino in zone chiamate “bottle-neck” (colli di bottiglia), ovvero in determinate aree che per le loro caratteristiche attirano migliaia di individui in migrazione.

Marzo è il mese in cui i primi rapaci iniziano la migrazione dalle aree in cui hanno trascorso l’inverno (quartieri di svernamento), generalmente in Africa a Sud del Sahara, verso le zone di riproduzione in Europa.

Sono numerose le specie di rapaci che migrano sopra la nostra penisola, alcune comuni, come il Falco di palude o il Nibbio bruno, ma a volte anche molto rare, come l’Aquila anatraia maggiore, ma quella che in primavera è protagonista con numeri elevati è il Biancone, conosciuto anche come “Aquila dei serpenti” per la sua particolare dieta quasi esclusivamente basata sui rettili.

Esistono numerosi siti in Italia dove si organizzano campi per l’osservazione della migrazione dei rapaci, i più famosi sono lo stretto di Messina, le Alpi Apuane in provincia di Lucca e il sito di Arenzano (GE) nel Parco del Beigua, che da anni organizza il Biancone day, un appuntamento che attira, dal 2001, numerosi appassionati da varie zone d’Italia a metà marzo (quest’anno sarà il 17).

Daniele Capello

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